

Con un Alzabandiera solenne nell’aeroporto militare di Keflavik in Islanda, è iniziata ufficialmente l’operazione NATO di Interim Air Policing, denominata Northern Lightning, che vede per la prima volta l’impiego di un caccia di quinta generazione dando all’Italia il privilegio di essere il primo paese dell’Alleanza, ad impiegare in un’operazione NATO il velivolo F-35.
Sei caccia F-35, provenienti dal 32° Stormo di Amendola, avranno infatti il compito di preservare l’integrità dello spazio aereo della NATO, rafforzando l’attività di sorveglianza dei cieli dell’Islanda che non possiede capacità e strutture per la difesa aerea autonoma.
Gli assetti dell’Aeronautica Militare assicureranno la sorveglianza dello spazio aereo islandese per circa tre settimane, conducendo, nel frattempo, attività addestrativa congiunta con il personale della Icelandic Coast Guard.

La Task Force Air (TFA) 32nd Wing, costituita sulla Base aerea di Keflavik (ISL) sarà alle dirette dipendenze del Comando Operativo di vertice Interforze (C.O.I.) e sarà costituita, oltre che dal Task Group Lightning, anche da personale tecnico e logistico e da un team di Controllori della Difesa Aerea del Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico. Questi, in coordinamento con la Coast Guard Islandese, assicureranno le funzioni proprie della difesa aerea, dalla sorveglianza e identificazione al controllo degli intercetori nell’Aerea di Responsabilità (AOR – Area of Responsability) oltre ai collegamenti con il CAOC (Combined Air Operation Center) di Udem.

L’Air Policing (AP) è una capacità di cui si è dotata la NATO a partire dalla metà degli anni cinquanta e consiste nell’integrazione in un unico sistema di difesa aerea e missilistico della NATO dei rispettivi e analoghi sistemi nazionali messi a disposizione dai paesi membri. L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza e identificazione di tutte le violazioni all’integrità dello spazio aereo NATO, alle quali si fa fronte prendendo le appropriate azioni utili a contrastarle, come ad esempio lo “scramble”, il decollo rapido di velivoli caccia intercettori.
Foto e Testo dal Sito Ufficiale Ministero della Difesa e A.M.I.
Autore: Maggiore Andrea Colotti.