Aviazione Esercito – 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel” a 360° “Il mio spirito aleggia intorno a te”

In qualità di inviato di AB-AviationReporter, mi sono recato all’aeroporto M.O.V.M.        Francesco Baracca a Casarsa della Delizia in terra friulana patria del buon vino e sede del 5° Reggimento “Rigel”, per scoprire i segreti di questo glorioso reparto dell’Aviazione dell’Esercito.

Ad accogliermi il M.llo Pilota Casarin Aaron veterano di UH-205A che, dopo aver formalizzato il mio pass per l’ingresso, mi ha accompagnato verso l’area operativa dove mi attendeva il C.te del 27° Gruppo Squadroni AVES “Mercurio” Magg. Francesco Colucci. La missione di volo mi aspetta … pianificata in area operativa nel letto del fiume Tagliamento alle porte di Casarsa.

In formazione due elicotteri, l’UH-205A con il compito di visionare il nuovo UH-90 ETT che opera in hovering, stazionamento a velocità zero, per poter effettuare manovre al verricello, sbarco truppe in fune fast rope, monitoraggio aree…

Cenni Storici

Due anni dopo, nel 1958, sempre a Casarsa, la Forza Armata decise di formare il 1° Reparto Elicotteri equipaggiato da AB-47G2 e dal modello più evoluto AB- 47J.

Nel 1963 al Reparto arrivarono i primi elicotteri mono turbina di nuova concezione, AB-204B, costruiti dalla nostra ditta AUGUSTA su licenza della BELL HELICOPTER americana. Da quel momento il reparto cambiò denominazione e assunse il nome di 5° R.E.U.G. (Reparto elicotteri uso generale).

Questo aeroporto è l’unico ad aver preso il nome, nel 1974, del leggendario pioniere del volo Francesco Baracca, Ufficiale Pilota, paladino dei cieli Friulani e Veneti che, durante la Prima Guerra Mondiale, portò a termine numerose vincenti missioni contro le truppe austriache.

Sulla sede di questo aeroporto la Forza Armata decise di conglobare due reparti – il 5° REUG di Casarsa, con linea volo AB-204B e AB-205A, e il V° RAL con sede a San Giacomo di Veglia a Vittorio Veneto (TV), con linea volo di AB-206 e Cessna L-19.

Il motto di questo Reggimento prende spunto da un canzone del poeta Arturo Zardini: “Il miò spirt atôr ti svole” – STELUTIS ALPINIS -. La traduzione dal dialetto friulano: Il mio spirito aleggia intorno a te, esprime tutta la passione per il volo e il legame con la terra che lo ospita.

Operazioni

Negli anni oltre a numerosi interventi in attività di concorso e soccorso a favore delle popolazioni duramente colpite dalle pubbliche calamità come in occasione del terremoto del Friuli del 1976, il Reggimento con gli uomini e mezzi dei gruppi che ha alle sue dipendenze, ha partecipato a diverse operazioni internazionali quali:

1979 in corso Libano “UNIFIL” ,1989 Namibia UNTAG “HELITALY”,1991 Kurdistan “AIRONE”, 1991 Ex-Jugoslavia “MONITOR MISSION”,1992 Somalia “IBIS 2”, 1993 Mozambico ONUMOZ “ALBATROS”, 1995 Somalia “IBIS 3” 1998 Bosnia “CONSTANT FORCE”
1998 Macedonia “JOINT GUARANTOR”
1999 al 2010 Kosovo “JOINT GUARDIAN” e “JOINT ENTERPRISE” 
2006 Iraq “ANTICA BABILONIA” 
2007 al 2014 Afghanistan ISAF “International Security Assistance Force”, 2015 in corso Afghanistan RS “Resolute Support”, 2016 in corso Iraq “Prima Parthica”

Riorganizzazione della Forza Armata.

Nel 1993 la Forza Armata iniziò un percorso di ristrutturazione delle basi e assunse la nuova denominazione 5° Reggimento AVES “Rigel”. Tre anni dopo tutto il reparto venne trasferito alla base aerea di Campoformido, in provincia di Udine e, nell’ottobre 1998, rientrò definitivamente alla casa madre, sull’aeroporto di Casarsa.

I Gruppi Volo del 5° Reggimento “RIGEL”

Dal Comando Reggimento dipendono due gruppi volo.

27° Gruppo Squadroni AVES “Mercurio” e i suoi UH-90A e UH-205A

Il 27° Gruppo Squadroni AVES “MERCURIO” guidato dal Comandante Magg. Francesco Colucci, possiede ad oggi due linee di elicotteri: la più consolidata e datata su UH-205A e la neo entrata con gli UH-90 ETT, un vero reparto multiruolo a 360° gradi.

Per l’UH-205A è cominciata una graduale sostituzione con il nuovo UH-90 ETT, mezzo da trasporto tattico di categoria media, con l’entrata nelle file del 27° da giugno 2017. L’elicottero è un bimotore con turbina ausiliaria APU, struttura a semi guscio, con carrello a triciclo retrattile, monomotore quadripala, progettato da un consorzio NATO costituito da Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi e Portogallo.

I compiti dell’UH-90 ETT sono numerosi e vanno dal trasporto tattico-logistico alle missioni S.A.R. e C/SAR; dall’ uso del verricello e del gancio baricentrico alle corde fast rope, poi operazioni aeromobili, MEDEVAC, trasporto militari feriti, posto comando di volo, lancio paracadutisti e addestramento. Questo mezzo ha la possibilità di imbarcare fino a 14 militari in assetto da combattimento e una capienza di carico utile fino a 2,5 tonnellate. Inoltre ha una tangenza operativa che si estende dal livello del mare fino a 18.000 piedi, con temperature da -40°C, anche in presenza di ghiaccio, fino a +50°C.

Il Comandante di gruppo, Magg. F.C., spiega il salto di qualità operativa ottenuto dal reggimento e da tutto il personale navigante, con l’entrata in servizio di questo “gioiello” altamente tecnologico, con un netto miglioramento sia sul fronte militare nazionale che estero, soprattutto per il soccorso a favore della collettività.

Il Comandante tiene molto a sottolineare come l’anziano UH-205A abbia fatto comunque il suo dovere per decenni, infatti l’AVES ha potuto usufruire del servizio di un vero e proprio “mulo”, impiegato in svariate missioni in “All Condition”, fino alla versione più moderna M.E.P. (Mission Equipment Pakage). Usato in teatri esteri come in Afghanistan, ha apportato migliorie sia di auto protezione che in apparati avionici più moderni e in armamenti leggeri per la copertura alle truppe di terra.

I piloti di UH-205A e di UH-90 ETT sono abilitati con gli NVG (Night Vison Goggles) per poter essere operativi H24 senza limitazioni al volo notturno.

49° Gruppo Volo Squadroni AVES “Capricorno” e i suoi AH-129C/D

Il 49° Gruppo Volo Squadroni AVES “CAPRICORNO”, guidato dal Comandante Magg. Walter Moncada, è un reparto d’attacco. Nel 1992 ricevette i primi Mangusta A-129. Le prime versioni, in via sperimentale, erano senza cannone frontale, con missili TOW. Nel 2003 la versione chiamata “C” venne migliorata con l’installazione del cannone a tre canne rotanti da 20 mm, sempre con missili teleguidati TOW. Oggi abbiamo l’ultima versione l’AH-129D con ultime modifiche e migliorie sull’avionica di puntamento, con torretta optronica israeliana di esplorazione Rafael TOPLITE III: un   puntamento ottico che arriva fino a 20 km e l’utilizzo di missili SPIKE a guida ottica con un raggio di 8 km.

Il Mangusta è in grado di svolgere missioni di scorta, supporto di fuoco, ricognizione armata, esplorazione nascosta, operazioni in profondità con ultime modifiche sui sistemi d’arma. Viene utilizzato in missioni navali su portaerei della Marina per avere una migliore componente di attacco imbarcata e una buona sinergia tra FF.AA, al fine di ottenere ottimi risultati a costi ridotti. Il 129 è un velivolo bimotore dotato di due turbo-alberi Rolls Royce che erogano una potenza continua di 825 SHP ciascuno, consentendo velocità di crociera a pieno carico di 135 Kts. La sua autonomia è di 2 ore e 30 minuti. L’equipaggio è composto da un pilota e da un copilota gunner. Il velivolo può essere equipaggiato con una serie di sistemi d’arma in base al tipo di missione da compiere:

-Sistema SPIKE per il lancio e la guida di missili aria-terra;

-Sistema RKTS, costituito da lanciatori per razzi da 81 mm e da 70 mm;

-Sistema GUN, cannone da 20 mm in torretta brandeggiabile rotante.

Il 49° Gruppo è stato decorato con Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito per aver fornito supporto durante il terremoto del 1976 in Friuli. Il motto che troviamo sul distintivo “Donec Ad Metam” è dedicato a uomini e donne di ogni grado che servono la nazione con onore e dedizione, sempre pronti e disponibili a garantire pace e protezione alle popolazioni italiane ed estere.

Pronto Intervento Nazionale per la salvaguardia della popolazione civile

E’ importante sottolineare che la base del 5° “Rigel” è inserita nel programma Nazionale di pronto intervento sette giorni su sette. E’ schierata per l’impiego immediato di piloti e specialisti reperibili in meno di mezz’ora con due assetti di volo H24: l’AH-129C/D e l’elicottero UH-205A o UH-90ETT.

Come si attiva la richiesta di Pronto Intervento

La richiesta di Pronto Intervento viene inoltrata tramite le Prefetture del territorio o dal C.O.A. (Comando Operazioni Aeree) di Poggio Renatico. Dopo un’attenta analisi, se il Soccorso Nazionale ritiene urgente l’uso di mezzi dell’AVES, dà autorizzazione alla base di Casarsa che si prepara al decollo immediato per garantire il soccorso necessario.

Anche il Mangusta è inserito in stato di pronto intervento.

In determinate situazioni, soprattutto quando si cercano persone disperse in zone impervie, boschive e in particolare durante le ore notturne, la camera termica IRZ, di cui è dotato, permette di individuare la persona smarrita o ferita. Molte volte il tempo per poter salvare una vita umana è limitato e prezioso, ecco perché l’intervento del 129 è fondamentale, spesso vitale, per garantire l’esito positivo della missione.

Manutenzione ed Efficienza Elicotteri

Tutti gli assetti di volo AH-129C/D, UH-205A ed UH-90ETT assegnati ad entrambi i gruppi sono inseriti nel Gruppo di Sostegno “LUPO” costituito nel 1998.

Il Gruppo ha il compito di sostenere logisticamente e tecnicamente l’operatività delle macchine sia volanti che stradali, come mezzi antincendio, autobotti etc.

Le manutenzioni programmate degli elicotteri sono divise per ore di volo e in base al tipo di macchina. L’UH-205A parte dalle 25 ore e fino alle 100 ore rimane al gruppo per il 1° livello tecnico, successivamente passa al 2° livello tecnico presso il 1° Gruppo di Sostegno “IDRA”, a Bracciano, per raggiungere le 300 ore. In ditta Leonardo viene portato per eseguire il 3° livello tecnico dove viene effettuata una revisione generale a 3600 ore volate.

L’UH-90 ETT, per il 1° L.T. dalle 50 – 100 – 150 ore al gruppo, per poi passare al 2° Gruppo Sostegno “ORIONE” a Bologna per il 2° L.T. per le 600-1200 ore.

Per i Mangusta si parte dal 1° L.T. dalle 50-100-300 ore al gruppo poi passa al 3° Gruppo Sostegno “Aquila” ad Orio al Serio per il 2° L.T. dalle 600 in su.

Il 5° Rigel, dal 2008, opera all’interno della base, il C.F.E. (Centro Formazione Equipaggi) con la funzione di abilitare e formare, su AH-129C/D, piloti e tecnici operativi di tutta la forza armata compresi i piloti che verranno poi destinati ad altri Reggimenti con linea 129. Questo organo opera alle dipendenze del Comando di Reggimento.

Il 5° Reggimento “Rigel” e il 7° “Vega” di Rimini dipendono dalla Brigata Aeromobile “Friuli” con sede a Bologna la quale ha alle sue dipendenze anche il 66º Reggimento fanteria aeromobile “Trieste” con sede a Forlì.

Dal 1° Maggio del 2000 la Brigata è autonoma per la sua componente aero-meccanizzata con compiti di elitrasporto tattico-logistico e di supporto al combattimento.

Formazione dei Piloti & Specialisti AVES

Dal 2008, opera all’interno della base, il C.F.E. (Centro Formazione Equipaggi) con la funzione di abilitare e formare, su AH-129C/D, piloti e tecnici operativi di tutta la forza armata compresi i piloti che verranno poi destinati ad altri Reggimenti con linea 129.

Come tutte le FFAA anche i piloti, sia ufficiali che sottufficiali, provengono dalla scuola volo del 72° Stormo dell’Aeronautica Militare di Frosinone. Qui, dopo una serie di esami, test e prove di volo, conseguono il brevetto di pilota militare di elicottero di ala rotante su NH-500E mono turbina, macchina leggera ed agile, ideale per dare agli allievi la giusta sensibilità e padronanza nel pilotaggio e guadagnarsi, così, la meritata e tanto ambita “aquila turrita”. Dopo aver seguito l’iter iniziale i neo piloti vengono assegnati a Viterbo, presso il Centro Addestrativo dell’AVES, dove vengono abilitati alle tecniche di pilotaggio e alla conoscenza di tutte le procedure per la conduzione delle macchine assegnate.

Una volta formati vengono destinati presso i vari Reggimenti, in base all’esigenza della FA.

Gli specialisti, diversamente dalle altre FA, vengono formati direttamente dal Centro Addestrativo dell’AVES, a Viterbo, dove possono apprendere tutte le nozioni e formazioni di base per poter operare a bordo come tecnici specializzati sulle linee volo di manutenzione dei vari Reggimenti o nei grandi centri di manutenzione come Bologna e Orio al Serio, o direttamente nei Gruppi di Sostegno presso le basi operative.

Ringraziamenti

E’ doveroso ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo servizio:

-Ufficio Pubbliche Relazioni dello Stato Maggiore Esercito;

-il comandante del 5° Reggimento “RIGEL”, Col. Francesco Spadolini;

-il responsabile delle Pubbliche Relazioni, Ten.Col. Alessandro Metalli;

-il comandante del 27° Mercurio, Magg. Francesco Colucci

 … e gli operatori che mi hanno accompagnato durante l’intera giornata.

Grazie, a tutti per avermi concesso la possibilità di poter “toccare con mano” il valoroso lavoro del personale AVES che garantisce pace e stabilità politico-militare anche negli scenari esteri. Grande lo sforzo e l’impegno che quotidianamente offrono alla nostra Italia, a dimostrazione della loro professionalità, serietà e umanità.

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