USAFE – Astral Knight – Aviano Air Base

Astral Knight 2019 (Cavalieri Astrali)

L’esercitazione

L’aeronautica degli Stati Uniti in Europa con sede in Germania Ramstein, nelle giornate dal 3 al 6 giugno, ha condotto l’esercitazione NATO “Astral Knight 19”, un’esercitazione congiunta e multinazionale che coinvolge piloti, soldati e marinai dislocati su aree dedicate in diversi paesi.  Quest’anno si è svolta su territorio italiano principalmente presso la base aerea di Aviano (Pordenone) sede del 31° Fighter Wing. Al training hanno preso parte diverse nazioni, oltre l’America, promotrice, anche Italia, Croazia, e Slovenia. Questo tipo di addestramento ha come obiettivo quello di integrare la difesa aerea delle forze alleate con tipologie di aerei differenti, dalla quarta generazione ai più avanzati di quinta. Gli F-35A Statunitensi operano in simbiosi con quelli Italiani, è stata inserita anche la parte missilistica, allo scopo di scongiurare eventuali minacce sfuggite ai radar di allerta “Scramble” o alla difesa aerea. L’esercitazione si è concentrata sulla conduzione di missioni aeree e missilistiche su territori chiave. La formazione degli scenari virtuali è stata realizzata con una combinazione di operazioni di volo assistite da computer con l’obbiettivo di creare un’ambiente circostante il più possibile vicino alla realtà e rendere operativi i sistemi d’arma, oggi simulati ma sempre pronti ad intervenire in casi di minacce reali.

Fonti ufficiali statunitensi hanno confermato che questa operazione è stata voluta proprio per mettere a confronto i loro F-35 A USAF con i nostri F-35 A delle base aerea di Amendola e poter sfruttare così le diverse potenzialità. Gli aerei sono dello stesso Block 3F e forniscono il 100% del software richiesto per la completa capacità militare.  Altro assetto di volo, quattro F-2000 A Typhoon provenienti rispettivamente uno dal 4° Stormo (Grosseto), uno dal 36° Stormo (Gioia del Colle) e due dal 37° Stormo (Trapani-Birgi), in allerta scramble rischierati sulla base aerea di Istrana.

Le minacce virtuali sono state rese possibili grazie ai decolli dei Mig 21 Bis Croati, effettuati dalla base aerea di Zagabria – Pleso, meno sofisticati ma alquanto difficili da intercettare per la loro agilità e velocità supersonica. Questi mezzi hanno certamente contribuito a rendere realistico uno scenario di possibile sconfinamento e intercettazione di nemici da parte delle forze alleate terrestri, marine e aeronautiche.

Le aree di volo interessate dall’esercitazione si trovano soprattutto nell’ est del nostro Paese, sul mare Adriatico: Area Romeo 49 (R49) dal livello di volo FL155 a FL285, cioè la parte che va da Treviso fino a Ronchi dei Legionari e dal confine nord al mare vicino a Venezia. La Romeo 21 A (R21A) dal livello di volo 175 a FL 245, utilizzata come aerea di rifornimento dagli aerei cisterna, dalla zona nord di Chioggia al largo delle coste Riminesi. La parte invece operativa della Astral Knight è partita dal confine FIR di Milano con la FIR di Zagabria, da livello mare, cioè quota zero, al livello FL450, un’aerea che inizia a nord del confine Italiano, Sloveno, Croato e si estende fino a sud sotto Ancona, coprendo la nostra costa Romagnola fino a raggiungere quella Croata. 

Alla domanda, rivolta al personale navigante e manutentore della base di Aviano, se l’F35 di V^ generazione prenderà piede ad Aviano nei prossimi anni, hanno risposto che, sicuramente sarà la macchina che andrà a sostituire l’F16 di IV^ generazione ma non è un’operazione che verrà effettuata nell’immediato. Gli F16 C/D Block 40 Fighting Falcon, che equipaggiano i due gruppi volo presenti all’interno del 31° Fighter Wing di Aviano, il 510° Buzzard e il 555° Triple Nickel, manterranno la linea operativa ancora per parecchi anni. Gli F35 A venuti dall’America, invece, a fine esercitazione ritorneranno negli Stati Uniti e non si rivedranno a breve termine se non in altre situazioni che in futuro potrebbero essere organizzate dall’USAFE.

Gli Assetti di volo che hanno preso parte alla Astral Knight 19 sono stati:

Assetti volo Stati Uniti USAF & USAFE (Europa)

Da parte Americana più di una dozzina di F-16C/D Block 40 Fighting Falcons del 31° Fighter Wing di Aviano, nello specifico il 555° Triple Nickel dell’USAFE, dodici moderni F-35 Lightning II del 388° & 419°Fighter Wing USAF entrambi provenienti direttamente dalla base di Hill Air force base nello Utah, il secondo gruppo forniva anche la manutenzione dedicata all’F-35. I mezzi sono arrivati in volo con al seguito gli aerei cisterna con i rifornimenti per garantire la copertura della lunga distanza tra gli Stati Uniti e la base friulana di Aviano

Hanno preso parte anche gli aerei cisterna KC-135 Stratotankers del 100° Air Refueling Wing con base aerea in Inghilterra; il 507, per conto dell’USAFE, arrivato direttamente dal suo quartier generale situato presso la Tinker Air Force Base nell’Oklahoma, il 931° Air Refueling Wing anch’esso con sede nella Tinker Air Force Base. Un KC-10 A del 514° Air Refueling Wing,   Joint Base McGuire Dix Lakehurst, in New Jersey.

In un’esercitazione di questa dimensione non poteva mancare l’E-3 Airborne Warning and Control System del 505° Air Control Wing del quartier generale situato presso la Hurlburt Field in Florida.

Con la U.S. Navy in Europe nelle aree marine, erano presenti altre componenti per sostenere l’esercitazione via mare congiuntamente al cacciatorpediniere di classe Arleigh Burke con sistema d’arma missilistico. L’ Aegis Combat System o Weapon System Mk. 7, “AEGIS” (dal latino “scudo”) è uno strumento ad antenne piatte a scansione elettronica idoneo a captare qualsiasi minaccia aerea. Al suo interno integra numerosi altri sottosistemi e componenti. Il cuore del sistema è costituito dall’Aegis Weapon System (AWS) che a sua volta comprende le componenti di base tipo:  radar di scoperta, controllo e inseguimento AN/SPY-1, radar di illuminazione e controllo del tiro Mk 99, missili Standard, sistema di lancio verticale dei missili (VLS) Mk 41, e di data link per la connessione dati con altre piattaforme, sistema di comando e decisione CDS (Command and Decision System), postazioni di controllo ADS (Aegis Display System), sistema di gestione armamenti WCS (Weapons Control System), di simulazione, addestramento e manutenzione. Oltre all’AWS, il sistema Aegis può integrare e controllare tutti gli altri sensori e componenti d’arma di bordo in particolare: i radar di ricerca aerea e navale, i sistemi di navigazione, di guerra elettronica e contromisure, cannoni, missili antinave Harpoon, elicotteri, sonar, siluri e armi antisom.

Un’altra componente attiva terrestre è stata impiegata dall’US Army Europe con il 10° Army Air and Missile Defence Command che ha provveduto, tramite il 5° Battalion della 7^ Air Defense Artillery Regiment, ad assegnare soldati e fornire le attrezzature necessarie per il funzionamento del sistema missilistico terra-aria Patriot

Aeronautica Militare Italiana

La nostra Aeronautica Militare Italiana ha partecipato con quattro aerei di quinta generazione F-35 A Lightining II provenienti dalla base aerea di Amendola, inglobati nel 13° Gruppo Volo sotto le dipendenze del 32° Stormo Caccia.

Altri assetti presenti, quattro F-2000 A caccia multiruolo da intercettazione aerea e gli F-2000 A Typhoon provenienti dai tre stormi dell’Aeronautica militare dislocati a Grosseto, Gioia del Colle e Trapani-Birgi.

Un nuovo assetto, proveniente dal 14° Stormo di Pratica di Mare, è il “Gulfstream G550” velivolo C.A.E.W. (Coformal Airborne Early Warning) dotato di un sistema multi-sensore con funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni, strumentale alla supremazia aerea e al supporto alle forze di terra.

Croazia

La Croazia ha messo a disposizione i suoi Mig-21 BIS e i MIG-21 UB con sede a Zagabria-Pleso presso la 91° Zrakoplovna Baza, ovvero gruppo caccia, presenti con la nuova colorazione “camo digital”. Essendo una macchina degli anni ’70, anche se la parte avionica è stata rivista, non ha certo potuto competere con aerei di quarta né tantomeno di quinta generazione come l’F-35. Il Paese ha dato, comunque, un solido contributo nel saper gestire ed affrontare minacce scomode e insidiose che si possono verificare negli scenari di guerra in zone estere. Proprio perché, questo aeroplano utilizza sistemi d’arma, di provenienza sovietica, meno convenzionali e sofisticati, per i paesi occidentali è molto difficile riuscire ad ottenere informazioni in merito alle contromisure difensive.

Conclusione

Nella giornata del 4 giugno abbiamo avuto il piacere di ascoltare le parole  dei Generali delle Forze Aeree presenti: l’italiano Generale di Brigata Silvano Frigerio, Comandante delle Forze Aerotattiche con sede alla 1° Regione Aerea di Milano, il MAJOR GENERAL STEVEN L. BASHAM Deputy Commander USAFE con sede a Ramstein, il Generale delle Forze Aeree Croate, Mikic  e infine il Generale Maggiore  d’Armata Sloveno Alenka Ermenc spiegando bene che l’Astral Knight ha come scopo principale quello di ottimizzare il comando e il controllo del coordinamento e l’interoperabilità delle capacità aeree, terrestri, marine e delle operazioni sovrapposte nell’impresa integrata di difesa aerea e antimissile. Cooperando con forze multinazionali si riesce ad avere un quadro più completo della preparazione e formazione del personale di tutti i paesi e interagendo con le varie forze è possibile migliorare e perfezionare quelle parti che risultano più complesse. L’obiettivo principale è quello di rimediare a possibili errori generati da un training sempre più difficoltoso dovuto al continuo sviluppo di tecnologie di nuova concezione in campo militare, impiegate a 360°, talvolta articolato e difficili.

L’autore vuole ringraziare vivamente la disponibilità riscontrata nel poter aver avuto il privilegio di poter toccare con mano l’operato ITAF ad Aviano tramite il Ten. Col. Alessandro Alfonsi Responsabile PAO della Base Aerea di Aviano  e la Sig.na Angela Zamattio per le pubbliche relazione USAF con l’Italia.

Testo & Foto di Alessio L. e Britta K. a cura di AB-AviationReporter

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