NATO – Frisian Flag 2019

Immagine con le componenti aeree presenti, by
Royal Netherlands Air Force

Dal 1 al 12 aprile, come ogni anno, presso la base aerea di Leeuwarden, sede del 322° Gruppo Volo denominati “Polly Parrot” in Olanda, si è svolta la storica esercitazione Frisian Flag. Con uno schieramento di oltre 50 velivoli da caccia sono stati rappresentati ben sette Stati (Germania con 8 F-2000, Polonia con 8 f-16 C/D, Gran Bretagna solo 1 Falcon 20, Stati Uniti con F-16 C/D, Svizzera con 4 F-18C, Olanda con 16 F-16AM/BM , Francia con 4 Mirage 2000D).

Nel contempo, sulla base di Eindhoven, altri cinque velivoli di tipo Tanker, ovvero in gergo “le Cisterne Volanti”, provenienti da cinque nazioni citate prima escludendo la Polonia e la Svizzera prive di questi velivoli, sono stati “chiamati in gioco” per il rifornimento in volo agli aerei sopra elencati, durante la manovra nelle aree destinate, conducendo una’altra esercitazione denominata European Air Refueling Training (EART). Questo tipo di operazione ha richiesto ai mezzi una permanenza, in teatro operativo-addestrativo, molto più lunga rispetto alle ore standard richieste dalle normali esercitazioni. Per gestire i voli dei jets in modo da sapere quello che succedeva nello spazio aereo dedicato alle manovre, entrava in scena il famoso ” Aereo Radar AWACS “Airborne Early Warning and Control” che in italiano sarebbe “Sistema Aviotrasportato di Preallarme e di Controllo”, dove riusciva a captare gli aerei a distanze tali, da poter passare le informazioni ai caccia amici con sufficiente anticipo, dandogli un grosso aiuto nella auto difesa così da poter ingaggiare con molta sicurezza i “bandit” o semplicemente i nemici.

Mappa con le Aeree di lavoro della Frisian Falg by
Royal Netherlands Air Force

Gli aerei presenti hanno volato con un minimo di due sortite al giorno. Lo scopo dell’esercitazione “Frisian Flag” è quello di addestrare i piloti alla cooperazione tra le diverse Nazioni con differenti assetti di volo e di interagire anche con i soldati nei teatri esteri in contesti difficili, circostanze sempre più frequenti soprattutto nei paesi del Medio Oriente come Libia, Afghanistan e Iraq. In queste situazioni i piloti sono stati spesso messi a confronto con una grande coalizione di potere, pertanto, l’esercitazione come la “Frisian Flag” è essenziale per garantire che le procedure siano eseguite nel modo più efficace possibile e soprattutto nell’esigenza di utilizzare un “linguaggio” comune tra gli equipaggi allo scopo di evitare rischi di errori che potrebbero compromettere la missione. Tutto questo anche in funzione di una eventuale necessità di operare sui cieli di casa se in vi fosse una minaccia reale.

Testo di Alessio L. & Foto di Britta K. a cura di AB-AviationReporter

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