Aviazione Navale – 50° Anniversario del 5° Gruppo Volo

50° Anniversario 5° Gruppo Elicotteri di Luni – Sarzana

Venerdì 6 dicembre 2019 presso la Stazione Elicotteri di Luni –Sarzana (Maristaeli-Luni), si sono festeggiati i primi 50 anni di gloriosa attività del 5° Gruppo Elicotteri.

La cerimonia è iniziata alle 10.45 alla presenza delle autorità civili e militari locali e del Comandante in Capo della Squadra Navale, l’Ammiraglio Paolo Treu.

Di seguito pubblichiamo il discorso tenuto del Capo di Squadra Navale l’Ammiraglio Treu Paolo:


Il Capo di Squadra Navale l’Ammiraglio Treu Paolo

“Signor Prefetto di La Spezia, Dottor Garufi, Sua Eccellenza Vescovo Palletti, autorità civili e militari, donne e uomini di questa base, familiari e amici, innanzitutto desidero portarVi il saluto del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, decano dell’Aviazione Navale, a testimonianza della Sua vicinanza in occasione del raggiungimento di questa importante pietra miliare del Quinto Gruppo Elicotteri: 50 anni di gloriosa vita operativa.

Al Suo saluto associo il mio affettuoso omaggio facendomi ambasciatore e interprete degli autentici sentimenti di tutto il personale della Squadra Navale.

L’occasione mi è gradita per rinnovare la mia più sincera gratitudine alla cittadinanza di Sarzana e di Luni e ai rispettivi Sindaci, per l’ospitalità, la vicinanza e l’affetto che non avete mai fatto mancare al personale di questa base, nicchia di eccellenza e orgoglio della Squadra Navale.

Saluto con profondo e deferente rispetto la bandiera di combattimento del Quinto Gruppo Elicotteri, emblema del Suo valore attraverso la storia e della Sua brillante identità. 

Un corale e commosso abbraccio a tutti i caduti dell’Aviazione Navale, in particolare a quanti si sono immolati eroicamente nell’adempimento del proprio dovere, caduti ai quali, dopo la cerimonia, renderò deferente omaggio al Monumento dei Caduti dell’Aviazione Navale.

Con la forza del nostro compartecipato ricordo, vogliamo dare ossigeno alla fiamma del loro esempio che da sempre arde nei nostri cuori. A loro va la nostra intramontabile riconoscenza e ammirazione per il prezioso retaggio che ci hanno lasciato. Stringiamoci per un attimo, uniti dal nostro straziante dolore per la recente scomparsa di Oliviero, un professionista unico e un uomo speciale, che troppo presto ha spiccato il suo ultimo volo. Ma più che un minuto di silenzio, Oliviero si merita un fragoroso e riconoscente applauso. Un fraterno abbraccio al personale non più in servizio e in particolare a quanti sono appartenuti al Quinto Gruppo e soprattutto a coloro che hanno portato con onore l’aquila marina sul petto: piloti, operatori di volo e specialisti. Nell’incrociare i vostri occhi mi balenano le immagini di tante avventure vissute insieme, nonché i ricordi di quanto, alcuni di voi, hanno saputo trasmettermi dal punto di vista umano e professionale, valori immateriali di cui vi sarò sempre grato. Dieci anni fa ero qui, in qualità di Capo del 6 Reparto Aeromobili e Comandante delle Forze Aeree, per celebrare il quarantennale di questo Gruppo e l’emozione che mi attraversa è immutata, perché qui ho iniziato l’entusiasmante carriera di Aviatore Navale, spiccando il volo verso un’avventura professionale variegata e straordinaria, che non ha eguali.  Cinquant’anni fa, il 1° novembre del lontano 1969, nasceva il Quinto Gruppo Elicotteri, da una costola della Stazione Elicotteri di Catania, costituita da due AB-47, tre ufficiali piloti, un ufficiale tecnico e circa venti sottufficiali specialisti. Un nucleo essenziale ma combattivo, nel solco delle migliori tradizioni della Forza Armata. L’Aviazione Navale dell’era moderna cominciava a espandersi, dopo la sua rinascita nell’agosto del 1956 presso l’eliporto di Augusta, il cosiddetto MariEliport, raccogliendo l’eroica eredità di un glorioso passato, che già nel 1909 vide il Tenente di Vascello Calderara conseguire il primo brevetto di volo italiano. L’Aviazione Navale ha sempre unito il meglio dei due mondi, quello Navale e quello Aviatorio, ha unito il mare al cielo, meglio di quanto possa fare l’orizzonte, distinguendosi per coraggio, spirito di avventura, creatività, lungimiranza, innovazione e successi. La Marina fu pioniera nell’integrazione a bordo delle navi dell’elicottero, rivoluzionario sistema d’arma che marcò un’epocale evoluzione delle capacità dello strumento aeronavale. Furono realizzate le prestigiose unità della classe Doria, Impavido e Bergamini, per le quali l’elicottero divenne un moltiplicatore di forza essenziale e fondamentale per ottenere il successo delle operazioni sul mare e dal mare. Ma l’Aviazione Navale non è per tutti: richiede prontezza a salpare, duro sacrificio, granitica tenacia e fiero coraggio, soprattutto quando la notte non regala nemmeno una stella, il ponte di volo è nel rodeo delle onde ed è l’unico inclemente posto dove rientrare al termine di una difficile missione. L’Aviazione Navale non è per tutti: è necessario che si accenda quella scintilla che unisce la vocazione per il mare a quella per il cielo, in una reazione catalizzata dalla cultura navale applicata al mondo aviatorio, in cui l’aviatore è innanzitutto un marinaio. Questo è il segreto dei successi della nostra Aviazione Navale, che ha peraltro beneficiato di una epocale trasformazione, risultato dell’opera illuminata, appassionata e determinata dell’Ammiraglio De Giorgi, Capo di Stato Maggiore della Marina emerito e primo Comandante delle moderne Forze Aeree della Marina, e dell’Ammiraglio Lertora, Comandante in Capo della Squadra Navale emerito, qui presente, che saluto con sincero affetto e simpatia. Oggi si parla molto del cosiddetto impiego duale delle Forze Armate, per evidenziarne la capacità di operare efficacemente – con i medesimi mezzi – anche in attività non prettamente militari, quali quelle di protezione civile.

Tuttavia questa non è una novità per la Marina, avvezza a tal genere di impiego sin dalle sue lontane origini. Così è stato anche per gli elicotteri della Marina, e in particolare quelli del 5 Gruppo Elicotteri, i cui equipaggi si sono splendidamente distinti, sia per professionalità che per solidarietà, in attività di soccorso in occasione di varie calamità, fra cui terremoti e alluvioni. Fra i soccorsi, mi piace ricordare il contributo del 5 Gruppo offerto il 28 dicembre 2014, a seguito della tragedia del traghetto Norman Atlantic, avvolto dalle fiamme mentre era in navigazione nel basso Mar Adriatico, in condizioni meteomarine particolarmente avverse. In quel dannato inferno in mezzo al mare, apparvero ancore di salvezza dal cielo, quelle degli elicotteri della Marina che trassero in salvo ben 231 persone avvalendosi, peraltro, del tempestivo coinvolgimento di Nave San Giorgio. Questa nave, dotata di capacità di comando e controllo, di un ampio ponte di volo e di una capiente capacità di accoglienza, giocò un ruolo cruciale per il pieno successo del soccorso, minimizzando la perdita di vite umane. Con pari efficacia e abnegazione il Gruppo è costantemente protagonista di spicco nelle attuali operazioni, quali “Mare Sicuro”, per la sorveglianza, la deterrenza e l’intervento di contrasto alle attività illecite nel Mediterraneo Centrale, e “Atalanta”, focalizzata sull’antipirateria nell’Oceano Indiano. Un team di donne e uomini che ha fornito alla Marina Militare, nel corso degli anni quasi 100 mila ore di volo e che oggi opera con i moderni velivoli SH-90 A e MH-90 A.

Sono la fotografia attuale di una squadra vincente, che si avvale di una struttura operativa, tecnica e organizzativa snella e estremamente costo-efficace, che ha reso onore a 50 anni di storia vissuti con coraggio e con il cuore oltre l’ostacolo. Sono stati 50 anni coronati da successi che hanno ripagato la formidabile abnegazione e l’appassionata opera di un agguerrito manipolo di marinai del cielo che si sono avvicendati nel tempo e di cui la Squadra Navale è sempre stata fiera. Donne e uomini del 5 Gruppo Elicotteri, in occasione di questa storica ricorrenza, desidero rinnovare a Voi tutti l’inossidabile stima e l’ardente affetto della Squadra Navale, che riconosce in Voi un elemento cardinale della Sua componente aerea, il cui contributo continua ad essere essenziale per il successo delle operazioni aeronavali nei difficili teatri dei nostri giorni. A Voi tutti e ai Vostri famigliari, che considero parte integrante del Vostro formidabile equipaggio, l’augurio che la Vostra bandiera continui a garrire al vento migliore, quello che Vi spingerà verso sempre più grandi successi, per il bene della nostra amata Italia.

Viva il Quinto Gruppo Elicotteri.

Viva la Squadra Navale.

Viva la Marina.

Nella stessa giornata è stata inaugurata una mostra di modellismo che ha permesso a tutti gli ospiti presenti di ripercorrere la storia del 5° gruppo Elicotteri. Giornata intensa e ricca di avvenimenti riguardanti soprattutto il volo su mare e sulle Unità Navali della M.M.I. di oggi.

Sabato 7 dicembre la Stazione Elicotteri e il suo 5°Gruppo Volo, per dimostrare la propria vicinanza alla gente, soprattutto agli abitanti di Sarzana, hanno aperto i cancelli della base al pubblico come omaggio alla loro fedeltà e per condividere insieme questo momento di festa.

Come sappiamo le disponibilità finanziarie militari non sono molte e chiedere a tutto il personale militare della base di presenziare in un giorno festivo ha richiesto un grande sacrificio, ma grazie allo spirito marinaro che accomuna il personale di MARISTAELI di Luni si è potuta realizzarla questa giornata.

AW-139 A “Nemo” della Guardia Costiera e il nuovo AW-169 della ditta Leonardo Elicotteri

Sono stati presentati in mostra statica i mezzi di più recente costruzione: un SH-90 A MH-90 A, SH-101 A (TTH Tatical transport helicopter), un HH-139 A “Nemo” della Guardia Costiera e il nuovissimo AW-169, un special guest civile di Leonardo e proveniente direttamene dalla ditta anche il loro pilota collaudatore, ex Aviazione Navale Pil. Pelliccia A., mandato per valutare la possibile acquisizione di un eventuale sostituto degli obsoleti AB-212 ASW che sono ormai a fine vita nella base aerea di Catania.

EH-101 in mostra statica davanti all’hangar 1° Gruppo Volo

Aperto al pubblico anche l’hangar del 1° Gruppo Volo, completo di tutto il materiale ed equipaggiamento utilizzato dalle Forze Aeree della Marina Militare. All’interno abbiamo ammirato un SH-90 A allestito con il sonar e i missili anti-som MU-90, missili antinave MK2/S e video proiezioni reali che documentavano le attività svolta dalla M.M.I. non solo in Italia ma anche in teatri operativi esteri. Abbiamo constatato quanto la tecnologia sia all’avanguardia soprattutto sui sistemi di intelligence marino, dalle boe a ricerca passiva e quelle a ricerca attiva per intercettare minacce marine di sommergibili o navi.

Altra curiosa particolarità: il simulatore dell’SH-101 A che è stato preso d’assalto dagli spettatori, dai più piccoli ai più grandi. Simulare un volo a costo zero su di un mezzo reale vivendo scenari identici alla realtà è stata, per gli appassionati, la realizzazione di un sogno.

Non meno interessanti le lezioni per l’ammaraggio forzato tenute dagli specialisti nella palazzina “HELO DUNKER”, massima espressione della tecnologia per questo tipo di attività. Una cabina modulabile che riproduce la fusoliera dell’elicottero, allenando gli equipaggi di volo, in modo reale effettuando simulazioni di ammaraggi, visto che il 90% dei voli dei Gruppi della Marina avvengono su specchi d’acqua. Qui si studiano tutti i casi di possibili avarie e come poter uscire dal mezzo incolumi con il proprio equipaggio, soprattutto in situazioni avverse e molto complicate.

5° Gruppo Elicotteri Luni-Sarzana

Il 5° Gruppo Elicotteri nasce sulla base di Luni Sarzana nel lontano 1° Novembre 1969.

Prende vita con i gli elicotteri ceduti dalla stazione di Catania, i primi AB-47J, il 21 ottobre del 1969, appena qualche giorno prima della sua costituzione.

Mentre a Catania erano già in linea i moderni Sea King SH-3D, il 5° Gruppo Volo doveva affrontare le missioni con gli AB-47 J, divenuti poi AB-47G e tre SH-34J.

Il gruppo prende vita con poco personale a disposizione, tre piloti Ufficiali, un Tecnico Ufficiale, e venti specialisti Sottoufficiali.

MH-90 A in mostra statica davanti all’hangar de 5° Gruppo Volo

Nel giugno del 1971 furono consegnati al gruppo i primi AB-204 AS, elicottero a turbina, allargando così le linee volo in campo. Questo ampliamento esigeva però un impegno di gestione non indifferente, troppe macchine con caratteristiche molto diverse tra loro, così tutti gli AB-47 G / J, nel 1972, vennero ceduti all’Arma dei Carabinieri. Il trasferimento fu deciso anche in funzione del fatto che l’impiego di questi mezzi con motori a pistoni era ormai limitato e non più in linea con le esigenze operative dell’Aviazione Navale.

Il 1976 è una data da ricordare per questo Gruppo volo con la consegna dei primi biturbina AB-212 ASW/ASuW. Inizia da quel giorno una nuova era e un nuovo compito istituzionale di supporto tecnico degli aeromobili imbarcati sulle Unità della Squadra Navale.

Nel frattempo gli SH-34 J “Seabat”, vengono utilizzati come supporto alle prime missioni degli Incursori della Marina, mentre gli AB-204 AS nella lotto ai sommergibili.

il moderno Cockpit dell’MH-90A

Nel 1979, dopo la radiazione del SH-34J, per concentrare meglio l’attenzione sui più moderni AB-212 ASW, gli AB-204 AS vengono dimessi dalla MMI e ceduti al Corpo dei Vigili del Fuoco.

Il 5° G. V. ha così a sua disposizione, per un normale addestramento degli equipaggi in volo, una ventina di AB-212 ASW che permettono la copertura sia su unità navali che in base

L’assetto di volo AB-212 ASW rappresentò la punta di diamante dell’Aviazione Navale di quei tempi. La flessibilità d‘impiego e la relativa semplicità di manutenzione di quell’assetto permise, durante il periodo della Guerra Fredda, di integrarsi e partecipare in modo attivo ai compiti operativi istituzionali delle Squadra Navale, come la lotta ai sommergibili, la lotta antinave e la sorveglianza delle Unità Navali del Blocco Sovietico.

Ad oggi tutti gli AB-212 ASW sono stati spostati in linea a Catania al 2° Gruppo Volo elicotteri dove molto probabilmente termineranno la loro vita operativa.

Un’ altra data importante è stata il 15 giugno 2011 per l’arrivo dell’elicottero di nuova generazione, che il consorzio NH Indutries ha messo il linea su Luni-Sarzana con il codice identificativo 3-04. E’ stato il primo SH-90 A a raccogliere la gloriosa eredità lasciata della linea AB-212 ASW ed essere operativo in modo definitivo nel 2014 con i due modelli SH ed MH. I due modelli sono differenti. Il primo, l’AH, è dotato di un sonar sotto la scotta dell’elicottero ed è equipaggiato con la console radar/sonar a bordo, installato la boa di rilevamento sommergibili e ricerca navi, il modello l’MH, invece, è entrato in servizio nel gennaio 2017 come variante del SH, ideato specificatamente per l’attività di eliassalto marittimo e supporto alle operazioni speciali condotte in sinergia con i reparti del Comando Subacquei ed Incursori e la Brigata Marina San Marco.

Questo elicottero di medio peso è stato sviluppato dall’ Italia con la ditta Leonardo Spa per il 32%, la Francia e Germania, con Airbus divisione francese e divisione tedesca, per il 62.50% in quote pari 31.25% ciascuno, ed infine l’Olanda con la Fokker con il 5,5%. Ognuna di queste aziende si è occupata della produzione di singole parti che sono poi state assemblate nelle varie sedi. Si sono così potuti abbattere notevoli costi di produzione, oggi è impensabile poter sviluppare una macchina così complessa da un solo singolo produttore.

LSH-90 A è un elicottero versatile che assicura una flessibilità operativa. Costruito con materiali all’avanguardia, la scocca tutta in carbonio e materiali compositi, i comando volo tutti Fly by Wire, quindi senza rimandi meccanici o leverismi che si trovavano, invece, sui suoi predecessori. Dotato inoltre di vari sensori di bordo, un radar di scoperta di superficie, un sistema di localizzazione subacquea composto da un sonar ed un lanciatore di boe sonore attive e passive.

La versione SH-90 A, sia nella parte avionica dei sistemi di bordo e di navigazione, sia nella parte finale della coda e nel rotore principale, è dotato di un sistema idraulico elettrico, mosso da motori posti nelle parti di snodo permette di ripiegare la coda di 180° in senso longitudinale, le pale si racchiudono all’indietro riducendo l’ingombro sia nelle piazzole superficie, sia quelle sotto il ponte delle  Unità Navali, così da poterli ricoverare fino ad un paio di mezzi sulle classi più ospitanti.

Particolare dello snodo posto nella parte posteriore della coda dell’NH-90 A ed SH-90 A

L’SH-90 A può essere armato con siluri MU-90 nella lotta ai sommergibili o missili antinave Marte MK2/S. Il 5° Gruppo Volo dalla sua costituzione ha realizzato un totale di 90.000 ore di volo suddivise in ore di volo per missioni di lotta anti-som, anti nave, ed eliassalto; la maggior parte operare sul mare e a bordo di unità navale della MMI.

E’ stato impegnato nelle missioni: Mediterraneo Mare sicuro, Mare Nostrum, principalmente nel Golfo Persico, Somalia, Iugoslavia, Albania, Libano, Afghanistan, Operazione Sophia, Atalanta focalizzata nell’Oceano Indiano per l’anti pirateria ed Eunaformed.

Molte altre missioni sono state svolte sul territorio Nazionale Italiano impegnati in attività S.A.R. (search and rescue) ovvero ricerca e soccorso e MEDEVAC evacuazione medica svolte a favore della popolazione in supporto alla Protezione Civile.

Nel prossimo futuro importanti sfide attendono il 5° Gruppo e la linea NH-90 A della Marina Militare:

•          L’addestramento del personale del Qatar;

•          Il retrofit e l’upgrade della flotta;

•          La prossima realizzazione del simulatore di volo NH-90 A

•          L’insediamento in Base di un gruppo permanente di supporto tecnico della Leonardo Elicotteri, frutto di una rinnovata sinergia con l’Azienda che vede nella nuova leadership di Leonardo un più attivo sostegno nei confronti delle esigenze della Forza Armata. A partire dal 2020 infatti, nel sedime aeroportuale di Luni, arriverà una consistente un numero di piloti delle forze aeree Qatarine. L’obiettivo è ambizioso, addestrare Piloti, Ufficiali, Operatori di Volo, Specialisti eliassalto e di bordo all’impiego della nuova macchina, un impegno che graverà, in maniera crescente, sulle risorse del 5° Gruppo e che raggiungerà, nel biennio 2021-2022, la cifra di più di 1000 ore di volo all’anno.

Il perché di un elicottero a bordo delle Unità Navale della MMI.

Il Capitano di Fregata Andrea De Natale Comandante del 5° Gruppo Elicotteri, spiegava l’importanza di avere sulle navi un mezzo volante. Una nave in aperta navigazione se si dovesse trovare ad affrontare un conflitto o essere ingaggiata da un sommergibile, impiegherebbe a spostarsi sicuramente tempi molto più lunghi rispetto ad un mezzo volante. L’elicottero SH-90 A, che è in dotazione al 5° Gruppo Volo, è dotato di sistemi sofisticati anti nave e anti som è quindi facile intuire che con una autonomia di volo di circa 2 ore alla velocità di oltre 150 nodi, cosi percorrendo molte miglia rispetto ad una nave classe “FREMM” che può raggiungere massimo 25/30 nodi. La possibilità di avere un mezzo aereo è quindi fondamentale per neutralizzare in tempi brevi la minaccia nemica, mettendo così la nave al sicuro. Il Comandante ci spiegava, inoltre, che avere imbarcati sull’unità navale anche un gruppo di uomini che svolge missioni di pattugliamento e operativi in teatri caldi è un pregio che solo la Marina Militare può vantare. Gli uomini sono addestrati in modo completo sia alla vita operativa, con le loro specifiche mansioni, sia nel prestare il primo intervento di soccorso in caso di avarie e circoscrivere il guasto in attesa dell’arrivo degli specialisti. Solo in questo modo è possibile evitare   che il danno degeneri ed assuma proporzioni incontrollabili creando gravi conseguenze non solo al mezzo ma anche all’incolumità dell’intero equipaggio.

SH-90 ed MH-90 A ricoverati negli hangar manutenzione con coda e rotore principale ripiegato

Altra particolarità del personale imbarcato è la convivenza continua su di un mezzo galleggiante. Essere circondati per mesi solo dall’acqua e stare lontano per lunghi periodi dai propri cari diventa un sacrificio fisico e psicologico non indifferente tanto che ha portato gli uomini dell’equipaggio a diventare una grande famiglia.

Un altro aspetto, è la manutenzione degli elicotteri che nell’Aviazione della Marina viene fatta a bordo. Una piccola squadra di specialisti, anch’essa facente parte del gruppo manutentivo SH-90 A di Luni, segue sia la macchina sia i piloti. Ci veniva spiegato che è inconcepibile il fermo del mezzo per riparazione per più di un giorno. La nave deve sempre avere l’elicottero pronto al decollo che è il punto di forza per la sicurezza di tutto l’equipaggio.

Ringraziamenti

Ringraziamo con viva riconoscenza l’Ufficio Stampa della Marina Militare, l’ufficio Pubbliche Relazioni di Marina Nord – La Spezia, il Comandante della Stazione di Luni Sarzana, il Capitano di Vascello Onofrio Marco Frumusa, il Comandante del 5° Gruppo Capitano di Fregata Andrea De Natale, per averci permesso di effettuare una visita di alto livello professionale, accurata e ben dettagliata, sicuramente diversa dalle solite e nel contempo in un clima di spirito festoso.

In bocca al lupo per i prossimi 50 anni di lunga vita operativa, ricca di soddisfazioni e di raggiungimenti a futuri onerosi traguardi….

Testo & foto di Alessio L. a cura di AB-AviationReporter

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