Museo Storico dell’Aeronautica Militare Italiana

Inaugurato il 24 maggio 1977 alla presenza del Presidente della Repubblica On. Giovanni Leone, il Museo dell’Aeronautica Militare custodisce velivoli e motori che rappresentano l’evoluzione della Forza Armata in Italia

Vigna di Valle dall’alto. Foto Arma Azzurra

I musei storici sono luoghi avvolti da un particolare fascino, preziosi scrigni che custodiscono la storia rendendola ancora viva e immutata. Alcune di queste realtà sono esse stesse vere e proprie opere d’arte; a loro sono affidati compiti importanti, quali provvedere alla conservazione degli oggetti e dei cimeli, alla loro cura ed al loro restauro. Il compito però più interessante affidato ai Musei, e quello per il quale abbiamo deciso di realizzare questo approfondimento, è quello di diffondere le conoscenze attraverso visite guidate o l’organizzazione di eventi a tema.

Ed è quello che deve aver pensato anche il Generale Giuseppe Pesce, al tempo Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica che, grazie alla sensibilità per la storia aeronautica, ebbe l’intuizione di far nascere il Museo Storico dell’Aeronautica Militare, realizzato in tempi brevissimi ed inaugurato il 24 maggio del 1977 dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone.

Il merito della realizzazione del Museo dell’Aeronautica va anche attribuito all’allora Capo di Stato Maggiore Generale Dino Ciarlo che concesse la sua piena adesione all’iniziativa e ad altri ufficiali, grandi appassionati di storia aeronautica, che collaborarono con il Generale Pesce e tra cui ricordiamo il Generale Nencha, il Colonnello Ripamonti, il Colonnello Gasperini, il Tenente Colonnello Zardo, il Maggiore Rampelli e il Capitano Ferrante.

Oggi il Museo Storico, con i suoi 13.000 mq di superficie espositiva coperta, è uno dei più grandi ed interessanti musei del volo esistenti al mondo. Disposto su quattro grandi padiglioni espositivi, il Museo accoglie al suo interno circa 80 velivoli ed una cospicua collezione di motori e cimeli aeronautici di vario genere che raccontano, in ordine cronologico, la storia del volo militare in Italia e quella degli uomini che ne furono protagonisti. Il percorso si snoda attraverso i settori dedicati ai Pionieri, ai Dirigibili, alla Prima Guerra Mondiale (hangar Troster, inizio visita), all’epopea dei Voli Polari del Generale Nobile, alle Grandi Crociere di Massa, alla Coppa Schneider, ai velivoli tra le due guerre (hangar Velo), alla Seconda Guerra Mondiale e i grandi aeroplani (hangar Badoni), per terminare con l’ultimo padiglione, recentemente riaperto dopo lavori di restauro, nel quale trovano spazio i velivoli a getto contemporanei (hangar Skema).

Il Museo, oltre ai velivoli che hanno fatto la storia dell’Aeronautica Militare, è custode di importanti collezioni riguardanti motori, armi, apparecchiature fotografiche, apparati radioelettrici, equipaggiamenti di bordo individuali e collettivi, medaglie, cimeli ed oggetti ricordo quasi completamente provenienti da donazioni private.

Tra queste collezioni, di grande interesse sono anche i dipinti di famosi artisti tra cui ricordiamo Balla, Tato, Annigoni.

Sul lago di Bracciano a fare da cornice al Museo, si possono trovare le costruzioni e le strutture dell’Idroscalo, unico sito di questo genere in Italia a mantenere intatte, ancora oggi, le caratteristiche architettoniche tipiche di un insediamento aeronautico sviluppatosi in un arco temporale che va dall’origine fino agli anni Sessanta del secolo scorso. 

Il Centro Documentazione Umberto Nobile

Annesso al Museo Storico, troviamo il centro documentazione Umberto Nobile, che conserva cimeli delle spedizioni polari, la biblioteca personale e gli archivi del Generale Umberto Nobile. Materiale di rilevante interesse scientifico e storico costituisce il nucleo più importante del Centro che è composto inoltre da una Biblioteca di oltre 4.000 volumi, una raccolta di disegni, lettere, documenti di interesse aeronautico, una ricca emeroteca ed un interessante archivio fotografico.

Cenni Storici

Nel 1913, su iniziativa dell’allora Maggiore Giulio Douhet, comandante del Battaglione Specialisti del Genio, venne costituita una prima esposizione aeronautica con sede nel Castel S. Angelo a Roma, dove già si trovava il Museo Storico del Genio. In esso venne raccolto tutto il materiale storico relativo all’attività aeronautica in Italia dal 1884 in poi, cioè dall’anno della costituzione, a Roma, della prima Sezione Aerostatica nell’ambito della Compagnia del Genio. Nel 1933, dieci anni dopo la creazione dell’Aeronautica Militare come Forza Armata, il materiale storico aeronautico esposto a Castel S. Angelo venne trasferito, sempre a Roma, nelle casermette della Batteria bassa sul fiume Tevere per poi passare, nel 1939, in una sede più adatta sul Lungotevere delle Vittorie. Durante e immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale, purtroppo, molto materiale aeronautico di estremo interesse storico, in special modo velivoli e motori, andò perduto irrimediabilmente. Dal 1950 in poi, negli anni della ricostruzione, cominciò tuttavia a manifestarsi nuovamente l’idea di un Museo Storico Aeronautico, a similitudine di quanto si era già realizzato o si stava realizzando, nello stesso campo, presso diversi Paesi stranieri; ecco pertanto i primi tentativi di ricercare una sede idonea e definitiva al Museo stesso. Ma le soluzioni adottate furono sempre frammentarie e di carattere provvisorio, tali da non consentire un’idonea conservazione dei velivoli storici, motori e dei molti cimeli in possesso della Forza Armata. Una prima sede del Museo Storico A.M. fu individuata, nel 1961, al Palazzo della Vela di Torino, preso in affitto e utilizzato dall’Aeronautica Militare fino al ’74, anno in cui la locale amministrazione comunale reclamò l’edificio per un altro impiego. Anche la soluzione di costituire a Milano una Sezione Aeronautica presso il Museo della Scienza e della Tecnica non fu adottata a causa dell’altissimo costo richiesto per la costruzione ex novo delle infrastrutture necessarie.

Il materiale storico aeronautico, di proprietà della Forza Armata, venne pertanto trasferito quasi totalmente presso l’aeroporto di Vigna di Valle dove era già stato costituito un centro di raccolta del materiale storico e scientifico del volo. Mentre il problema restava ancora irrisolto, si ripresentò la necessità da parte dell’Aeronautica di ricercare al più presto una sede dove poter finalmente raccogliere ed esporre – preservandolo così dalla distruzione, dovuta agli agenti atmosferici e alla mancata manutenzione – tutto il materiale aeronautico esistente. Verificata l’impossibilità per motivi economici di adottare soluzioni entro i grandi centri urbani, considerando anche l’eventuale utilizzazione di aree demaniali, si giunse nel 1975 alla scelta di Vigna di Valle, dove peraltro esisteva la possibilità di impiegare infrastrutture già esistenti con un onere finanziario relativamente contenuto. Questo aeroporto, il più antico sito aeronautico in Italia, divenne agli inizi del Novecento il primo Cantiere Sperimentale Aeronautico e qui si realizzò, nel 1908, il primo dirigibile militare N.1 di Crocco e Ricaldoni. Divenuto successivamente, e fino al 1945, Centro Sperimentale per gli idrovolanti e per l’armamento navale, fu sede dell’88° Gruppo Caccia Marittima e, nel dopoguerra, del Comando del Soccorso Aereo con l’84° Gruppo Idrovolanti.

Il restauro

Fra le molteplici attività del Museo Storico, una delle più importanti è quella del recupero e del restauro dei velivoli storici; personale espertissimo dell’Aeronautica Militare ricondiziona i velivoli operando con le stesse tecniche dell’epoca impiegando materiale originale (tele, legnami, collanti, minuterie mettaliche), che hanno come obiettivo principale quello di preservare per quanto possibile l’integrità dei beni.

Pur essendo un’articolazione inquadrata in una moderna Forza Armata, opera grazie a un patrimonio di conoscenze di arti e mestieri unico nel suo genere e che si acquisisce, come nelle vecchie botteghe artigiane, col rapporto diretto con gli specialisti più anziani nel laboratorio di restauro.  L’approccio lavorativo segue inoltre principi di non invasività, nel rispetto delle normative di tutela del Patrimonio Storico Artistico nazionale.

I progetti di restauro, in cui è impegnato il personale del Museo, sono realizzati anche grazie ai diversi contributi forniti da Istituzioni pubbliche o private, Associazioni o Aziende. 

Contatti 

Aeroporto “Luigi Bourlot” 

Strada Circumlacuale, snc – Loc. Vigna di Valle 

00062 – Bracciano (Roma)  

Orari di accesso al Museo

Periodo ora legale ore 09.00 – 17.30 – Ultimo ingresso ore 17.00

Periodo ora solare ore 09.00 – 16.30 – Ultimo ingresso ore 16.00

CHIUSO nei giorni di Capodanno, Pasqua, Natale e tutti i lunedì feriali.

Ufficio prenotazioni e informazioni 

Tel/fax 06.99887509  

e-mail: aeromuseo.esp@aeronautica.difesa.itTel/Fax 06.99887509 

Per maggiori informazioni su come raggiungere il Museo Storico dell’Aeronautica Militare visita la pagina dedicata sul sito della Forza Armata.

Testo tratto dal sito Ufficiale A.M., scritto dal Maggiore Debora Corbi. Foto di Alessio L. a cura di AB-AviationReporter

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