Grazie all’autorizzazione concessami dall’Ufficio Pubbliche Relazioni di Roma, ho potuto realizzare un reportage sulle funzioni che svolgono i Reparti Volo della Polizia di Stato, in particolare il 10° reparto di Venezia. Arrivato nei pressi della palazzina Comando, sono stato accolto, molto cordialmente, a nome della Dirigente del 10° Reparto Volo Vice Questore Pilota Rossella GOVERNA, dal Direttore Sezione Operazioni, Commissario Capo Pilota Roberto PERIN che mi ha spiegato le norme di sicurezza nella zona operativa dentro e fuori hangar, per poi offrirmi, nella sala relax un buon caffè di benvenuto e consegnarmi nelle mani del Sostituto Commissario Pilota Franco VALENTINI per iniziare la visita presso la struttura.
Cenni Storici del Reparto
Con la fine del secondo conflitto mondiale e con l’avvento degli elicotteri, l’Amministrazione delle Guardie di Pubblica Sicurezza, che diverrà nel 1981 Polizia di Stato, inizia ad intravedere, nei primi anni ’50, le potenzialità offerte dall’utilizzo del mezzo aereo nelle attività peculiari svolte sul territorio, effettuando servizi di Soccorso Aereo e Vigilanza Stradale con elicotteri ed equipaggi messi a disposizione dall’Aeronautica Militare Italiana. Nel 1969 si conclusero i primi corsi di addestramento per il pilotaggio e la manutenzione degli aeromobili della P.S. e nel gennaio 1971, con Decreto Ministeriale, venne istituito il “Servizio Aereo della Polizia di Stato”. Nel 1987, in occasione dell’evento G7, nasce il 10° Reparto Volo. L’evento si è svolto nell’ hangar della Guardia di Finanza all’interno dell’aeroporto “Marco Polo” di Venezia-Tessera.
“Dal cielo, gli occhi del Leone Alato al servizio della Legge, per la Sicurezza”, con questo motto si può sintetizzare la raffigurazione dello stemma che riporta in primo piano il Leone Marciano, simbolo secolare della antica Repubblica Veneta. Oltre al legame con il territorio di competenza, rappresenta anche i valori di servizio e giustizia che muovono l’operato degli equipaggi. Sullo sfondo il numero 10 che indica l’ordine temporale di istituzione del Reparto Volo. Dal 2001 il Reparto ha sede nella struttura adiacente all’Aeroporto “Marco Polo” con accesso riservato alla Polizia attraverso una TWY. La struttura è intitolata alla memoria del Vice Sovrintendente della Polizia di Stato Antonio Lippiello, Medaglia d’Oro al Valor Civile, caduto nell’adempimento del dovere a Mestre (VE) il 7 gennaio 2000,
Le Principali Attività.
I compiti del Reparto comprendono:
- Controllo del Territorio
- Polizia Giudiziaria
- Ordine pubblico
- Vigilanza Stradale
- Trasporto e/o scorta di sicurezza
- Trasporto sanitario d’urgenza
- Riprese aeree
- Trasferimento e collegamento
- Ricerca e soccorso
Il Reparto ha competenza territoriale nelle regioni del Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Province di Trento e Bolzano ed offre supporto a tutti gli uffici della Polizia di Stato presenti nelle diverse province. Collabora, inoltre, con enti come il Soccorso Alpino o Anpas con i quali ha stipulato delle convenzioni. In determinate situazioni, attraverso la Prefettura, il Reparto può essere attivato per collaborare con le varie realtà della Protezione Civile ed il Servizio Sanitario Nazionale come nel caso del trasporto di organi o come nel luglio del 2022 quando un equipaggio del Reparto Volo di Venezia è stato mobilitato, a pochi minuti dal tragico distacco del ghiacciaio della Marmolada, per portare sul posto squadre di soccorritori per la ricerca dei dispersi. A queste attività si aggiungono anche i servizi con i reparti speciali della Polizia, il N.O.C.S e con i reparti specializzati quali sommozzatori e cinofili per operazioni che richiedono l’intervento dell’elicottero. L’attività principale rimane comunque l’ordine pubblico e il controllo del territorio in supporto ai vari Uffici di Polizia. Mediante la registrazione e l’invio di immagini in diretta, vengono monitorati in tempo reale eventi sportivi ritenuti più a rischio, come gli incontri di calcio a Venezia, Verona, Udine, Vicenza, Padova e gli eventi particolari come i Mondiali di Sci di Cortina 2021. Il controllo viene effettuato anche in occasioni di concerti, spettacoli all’aperto ed eventi che richiamano grande affluenza di pubblico come per il concerto di Vasco Rossi a Trento nel 2022, con circa 120.000 persone e di Jovanotti a Lignano sempre nel 2022 con 60.000 persone. Naturalmente oggetto di intervento del servizio di ordine pubblico sono anche le manifestazioni politiche, sindacali per le quali va garantito il diritto alla libertà di espressione in sicurezza, contemperandolo con il diritto alla libertà, alla salvaguardia della proprietà privata di ogni cittadino ed il rispetto del bene pubblico.
Mezzi in dotazione al Reparto.
Il 10° Reparto Volo è equipaggiato con 1 elicottero UH-139E e 2 aerei P-68 Observer II. Nel 2021 ha abbandonato definitivamente la linea A-109A, di cui aveva in dotazione ben 3 elicotteri e nel 2023 la linea AB206 dismettendo 2 e trasferendo uno a Pratica di Mare. L’ultimo arrivato, il Poli-119, UH-139E (MM82034), consegnato a novembre 2021, ha già effettuato oltre 800 ore di volo, dimostrando ancora una volta quanto sia una macchina versatile e all’avanguardia. L’AW-139 è un elicottero biturbina di categoria media prodotto dalla ditta Leonardo (prima Agusta Westland) a partire dai primi anni 2000. Oggi equipaggia in varie versioni e configurazioni la maggior parte delle Forze Armate e di Polizia. Per la Polizia di Stato prende le denominazioni UH-139E e UH-139C e la configurazione comprende un sistema di visione a infrarossi FLIR ad alta definizione di ultima generazione, un sistema di comunicazione satellitare, luce di ricerca, verricello, suite di missione e telecamere ad alta definizione La videoripresa effettuata da elicottero nasce dall’esigenza di condividere con personale a terra la più ampia visuale dello scenario di un’operazione di polizia in corso, particolarità fino a pochi anni fa riservata al solo personale impiegato a bordo dell’elicottero. Da tre anni il personale del Decimo Reparto Volo è in grado di offrire la “diretta” inviando le immagini in tempo reale alla sala operativa a disposizione del responsabile e coordinatore del servizio, agli uffici interessati e all’Autorità Giudiziaria o in altro luogo concordato per il prosieguo delle indagini o per l’archiviazione documentale, con vantaggi facilmente intuibili.
Le manutenzioni del AW139, dove e da chi vengono fatte.
Con il nuovo mezzo anche l’equipaggio, la suddivisione dei compiti, la specializzazione in alcune attività e competenze è stata totalmente stravolta. L’evoluzione del mezzo è tale che si è resa necessaria sia la formazione di nuove figure per l’equipaggio, che lo sviluppo delle conoscenze e capacità di “Crew Resource Management” e del “Team Resource Management”, con l’implementazione di tutte le “best practice” di queste discipline, derivate sia dalle altre forze armate, in primis ovviamente l’Aeronautica e dall’esperienza dei colleghi che hanno operato in precedenza con questi mezzi. Per questo motivo è basilare il confronto anche con gli operatori civili del soccorso per lo scambio reciproco di informazioni, esperienze e idee che risultano essenziali e vincenti.
Pur mantenendo i compiti fondamentali di supporto tecnico, vi è stata una sostanziale evoluzione della figura dello specialista “equipaggio fisso di volo”, in una estremamente più attiva e determinante. Sono state introdotte le figure di Operatore di Sistema, che si dedica alla gestione della Mission Console per le riprese, registrazioni ed invio a terra delle immagini, nonché ausilio ai piloti per la navigazione ed individuazione di obbiettivi, potendo interfacciare i dati acquisiti dalla telecamera e dai sistemi di ricerca con il Flight Management System dell’elicottero. Il tecnico operatore del verricello è la figura abilitata alla gestione dei componenti sia interni alla Polizia come le squadre Speciali, sia esterni come i soccorritori del Soccorso Alpino o Protezione Civile nel momento in cui diventano parte dell’equipaggio in una determinata missione. Il compito è delicatissimo e richiede addestramento e massima sintonia per portare a termine quelle operazioni che risultano spesso complicate e con un’alta componente di pericolo. Si pensi allo sbarco dall’ hovering con il canapone o le fast rope del N.O.C.S. o lo sbarco ed imbarco con il verricello di personale soccorritore. Lo specialista ha acquisito la preparazione tecnica per svolgere le ispezioni e le operazioni in linea quotidiana e settimanale. Grazie alla Certificazione di Qualità AER (EP)P-2005, ottenuta dal Reparto, la ditta Leonardo ha attestato presso questa sede una “LEONARDO Helicopters Line Maintenance H/C UH139E”. Un Tecnico Leonardo è sempre presente per le manutenzioni di più alto livello in collaborazione con il personale. La C.A.M.O. “Continuing Airworthiness Management Organization” rimane in capo alla Ditta Leonardo in accordo con la Direzione Tecnica della Polizia. L’elicottero UH 139 viene Ispezionato, in ditta Leonardo, alle 300 H/1 anno con un fermo di 4/6 settimane. Gli aerei P68Obs II vengono manutenuti sempre dagli specialisti di Reparto certificati per le ispezioni 500h/24 mesi o per interventi strutturali importanti da ditte certificate EASA.
Il personale
Attualmente il reparto è composto da personale aeronavigante: 11 piloti (6 H e 5 A) e 16 specialisti, mentre per i compiti amministrativi e di vigilanza completano il Reparto 16 operatori generici di Polizia.
Missioni Effettuate nel 2024
Dall’inizio dell’anno fino al 31 luglio, il Reparto ha svolto 220 missioni per un totale di 230 ore, di cui 95 di addestramento. Tra le missioni operative hanno avuto la preminenza quelle di Ordine Pubblico, 58 missioni per 76 ore, seguite dalla vigilanza stradale eseguita con l’aereo, 25 mix per circa 30 ore, e 20 missioni di controllo territorio – Polizia Giudiziaria in supporto alle diverse Questure del territorio di competenza. Il tutto in linea con l’operatività svolta nell’anno 2023 chiuso con 402 missioni per 400 ore di volo. Tra le missioni effettuate in questo periodo troviamo quelle relative ai servizi di Ordine Pubblico con trasmissione in diretta delle immagini nelle sale operative interforze, allestite in occasione dei G7 di Verona e Trento (Industria, Tecnologia e Digitale), di Venezia (Giustizia) e di Trieste (Istruzione), delle visite a Verona, Venezia e Trieste del Santo Padre, incontri dei campionati di calcio A-B-C a Verona, Venezia, Vicenza e Udine.
Missione addestrativa su Venezia: controllo di sicurezza pubblica
Durante il reportage ho potuto constatare e toccare con mano quello che il servizio aereo della Polizia di Stato, con il 10° gruppo volo di Venezia, svolge quotidianamente sui cieli veneti e nelle zone limitrofe. Il volo era previsto per le 10.00 locali. L’elicottero a nostra disposizione era un AW-139 E, nella configurazione standard, ovvero con operatore alla telecamera, un tecnico di verricello e un tecnico per lo sbarco del manichino di addestramento SAR. La missione era divisa in due sessioni: una di polizia, per il controllo del territorio e l’altra un addestramento in una zona montana. Una volta a bordo e pronti per il decollo, ricevuta l’autorizzazione dalla torre di controllo di Venezia, con il “POLI 119” il suo call sign, abbiamo lasciato la zona aeroportuale per dirigerci verso la laguna veneta.
Per poter svolgere una missione di rilevanza in ambito di ordine pubblico, abbiamo accuratamente esaminato la città di Venezia e le aree interessate: la parte della laguna, l’isola di Murano e tutte le zone adiacenti ai canali. Importante è il supporto dell’elicottero della Polizia di Stato che grazie alla telecamera può dare una buona visione dall’alto. L’elicottero AW139 è spesso equipaggiato con sistemi di telecamera avanzati per il monitoraggio e il tracciamento. Uno dei sistemi comunemente utilizzati è il “Flir Safire 380 HD” che offre una stabilizzazione dell’immagine a distanza molto elevata, dotato di navigazione interna per un puntamento preciso, una termocamera MWIR, telecamere HD a colori, necessaria in condizioni di scarsa illuminazione per rilevare e misurare l’energia a raggi infrarossi emanata dagli oggetti e molteplici opzioni di carico utile per sistemi laser. Il “FLIR Star SAFIRE 380-HD” è completamente pronta per le odierne operazioni multiruolo. Se integrato con le mappe mobili “AIMS-ISR”, “SAFIRE 380-HD” sblocca la mappatura della realtà offrendo immagini multispettrali HD stabilizzate in un formato compatto e a profilo ribassato migliorando capacità e prestazioni.
Il sistema di ripresa e trasmissione dei dati a terra è live e vengono inviati direttamente alle centrali operative della Questura. Rispetto alla versione “C” è dotato di due verricelli “Double Hoist System”, doppia sicurezza anche durante i salvataggi, due zattere incluse “Detching configuration”, alloggiate direttamente dentro la fusoliera, non più all’esterno come la precedente versione. Questi sistemi sono fondamentali per operazioni di sorveglianza, ricerca e soccorso, controllo del traffico e altre operazioni di polizia, migliorando notevolmente la capacità di monitoraggio e intervento dall’alto. Il controllo per garantire la sicurezza comprende anche la verifica di imbarcazioni sospette o di barche che non rispettano le regole di navigazione e il monitoraggio delle aree turistiche centrali. Inoltre, vengono controllati i centri commerciali, banche e attività commerciali ad alto rischio di possibili rapine. Dall’alto, con l’ausilio di questo nuovissimo elicottero del Reparto Volo di Venezia, è possibile monitorare in poco tempo migliaia di chilometri di costa, città, spiagge e zone dell’entroterra. Il tecnico della telecamera mi ha mostrato fino a quanto è possibile ingrandire un oggetto, anche molto piccolo e osservarlo come se fossimo a pochi metri di distanza. Questo sistema permette, inoltre, di agire senza farsi notare durante le missioni notturne e nei blitz di supporto alle volanti a terra.
Attività di Ricerca e Soccorso con la Polizia di Stato – Missione SAR (Zona Monte Pizzoc, Rifugio Vittorio Veneto, Lago di Santa Croce).
La ricerca e soccorso “SAR – Search and Rescue” svolta dalla Polizia di Stato italiana è un’attività fondamentale e viene così gestita:
Ruolo e Competenze. La Polizia di Stato, attraverso il Servizio Aereo e altri reparti specializzati, svolge un ruolo cruciale nelle operazioni di ricerca e soccorso. Le attività sono indirizzate a localizzare e recuperare persone in pericolo, sia in mare che in montagna, in zone impervie o durante calamità naturali.
Unità e Mezzi Impiegati.
Le operazioni SAR della Polizia di Stato si avvalgono di diverse unità e mezzi:
- Elicotteri AW-139: Utilizzati per la loro versatilità, capacità di volo a lungo raggio e attrezzature avanzate come telecamere ad alta definizione, visione notturna e verricelli per il recupero di persone.
- Unità Cinofile: Cani addestrati per la ricerca di persone disperse, specialmente in scenari di crolli o frane.
- Sommozzatori: Specialisti nelle operazioni subacquee, fondamentali per il recupero di persone in ambienti acquatici.
- Squadre di Primo Intervento: personale addestrato per fornire assistenza immediata e coordinare le operazioni di soccorso sul campo.
Tecnologie Utilizzate.
Le operazioni SAR sono supportate da tecnologie avanzate che migliorano l’efficacia e la rapidità degli interventi come:
- Sistemi di Navigazione GPS: Per localizzare con precisione le aree di ricerca e ottimizzare i percorsi di intervento.
- Telecamere IR (Infrarossi): Per individuare persone anche in condizioni di scarsa visibilità o di notte.
- Droni: Utilizzati per una rapida ricognizione delle aree difficili da raggiungere e per fornire una visione d’insieme delle operazioni in corso.
Coordinamento e Collaborazione.
La Polizia di Stato collabora strettamente con altre forze dell’ordine, enti di protezione civile e organizzazioni volontarie per garantire una risposta tempestiva e organizzata, specialmente in scenari di emergenza su larga scala.
Addestramento e Preparazione.
Il personale della Polizia di Stato coinvolto nelle operazioni SAR riceve una formazione specifica e continua, comprendono:
- Addestramenti Periodici: Simulazioni di scenari di ricerca e soccorso per mantenere elevate le competenze operative.
- Corsi di Specializzazione: Per l’uso delle attrezzature tecnologiche e per le tecniche di soccorso in diversi ambienti.
Esempi di Operazioni SAR:
- Ricerca di Dispersi in Montagna: L’elicottero AW-139 può raggiungere rapidamente zone montane impervie, grazie alla sua capacità di volo ad alta quota e alle attrezzature di soccorso.
- Soccorso in Mare: Interventi per il recupero di naufraghi o persone in difficoltà su imbarcazioni, sfruttando la visione notturna e i sistemi di tracciamento.
- Calamità Naturali: Supporto durante terremoti, inondazioni o frane, con unità cinofile e squadre di primo intervento pronte a localizzare e salvare persone intrappolate.
La nostra attività di addestramento si è svolta sul Monte Pizzoc, a circa 1560 metri sul livello del mare. Per esercitarsi nell’uso del verricello, abbiamo pianificato l’imbarco, dalla nostra sede, di un manichino dal peso di circa 70 kg. L’area che abbiamo utilizzato per assistere alle manovre di addestramento comprende una piazzola di atterraggio per elicotteri, utilizzata per il soccorso alpino in caso di emergenze. Dopo essere sbarcato con lo specialista, che mi ha seguito nella coordinazione delle operazioni, il Poli119 è arrivato sull’area per iniziare l’avvicinamento, simulando l’imbarco di una persona in difficoltà. I membri dell’equipaggio mi spiegavano che in zone montane i vacanzieri spesso si trovano in situazioni di emergenza perché privi delle dotazioni minime necessarie per l’escursione o si trovano in situazioni di difficoltà a causa delle perdite di orientamento o per infortuni che li rendono incapaci di proseguire. Viene, quindi, allertato il 118 che nei casi di emergenza grave o di inaccessibilità con i mezzi terrestri, attivata la catena di soccorso per stabilire chi può intervenire con l’elicottero. Una volta individuato il punto esatto per l’imbarco del ferito, viene calato il verricello con l’ARS (aero soccorritore), che imbraga il paziente e lo porta a bordo. I piloti lavorano con grande attenzione, utilizzando la telecamera per monitorare la posizione esatta dell’elicottero rispetto agli alberi, ai fili elettrici, e ad altri ostacoli vicini, mentre il tecnico di bordo utilizza un joystick per calare il cavo di acciaio in base alla quota necessaria. Il cavo può raggiungere una lunghezza di fino a 90 etri. Durante l’addestramento con il manichino, abbiamo simulato l’assetto del velivolo, l’apertura del portellone, l’hovering, lo sbarco e l’aggancio dell’ipotetico ferito, l’uso del verricello sia in fase di discesa che di salita. Queste operazioni sono sempre molto delicate perché il rotore che è sopra la testa muove molta aria ed è quindi essenziale gestire le situazioni con estrema accuratezza, specialmente durante i recuperi reali. Il faro di ricerca “Trakka Beam search light” A800 installato su questa macchina ha un utilizzo molto importante. E’ un proiettore multi-missione Trakka Beam A800 ad alta intensità progettato per piattaforme aeree. Fornisce una potente illuminazione tattica che include una ruota filtro multispettrale integrata e facile da usare che aiuta l’acuità visiva. L’A 800 ruota a 0-60° al secondo di elevazione o azimut e può essere facilmente installato su supporti per proiettori nuovi o esistenti. Il robusto A800 è ideale per una varietà di missioni.
Manichino Ruth Lee HELICOPTER WINCH Semi Galleggiante per Addestramento Soccorso Acquatico con Elicottero.
Il manichino Ruth Lee Helicopter Winch è una variante del modello Man Overboard ed è stato progettato espressamente per le operazioni di addestramento al salvataggio in acqua con recupero del ferito tramite il verricello dell’elicottero. Un manichino per addestramento SAR (Search and Rescue, ovvero Ricerca e Soccorso) è un dispositivo progettato per simulare una persona durante le operazioni di addestramento di squadre di soccorso con varie tecniche di recupero e salvataggio in modo realistico e sicuro. L’uso di manichini per l’addestramento è fondamentale per preparare i soccorritori alle diverse situazioni di emergenza reali, migliorando le loro competenze e la loro efficienza in operazioni di soccorso.
Caratteristiche principali:
Peso e Altezza: 40 Kg (circa 65 Kg in acqua) x 180 cm. Ha gambe più leggere rispetto a quelle del modello standard Man Overboard per cui, galleggiano più rapidamente quando si montano le imbracature/cinghie in acqua. Il manichino rimane seduto in postura comoda e stabile mentre viene agganciato al verricello dell’elicottero. Gli agganci all’interno delle ginocchia e delle caviglie permettono di tenere le gambe unite. La struttura, in robusta trama di nylon, lascia penetrare l’acqua velocemente facendo affondare le gambe sotto la superficie lasciando visibili solo la testa e le spalle. Il manichino adulto passa dai 40 kg di peso a secco ai 65 kg circa del recupero in acqua. Galleggia orizzontalmente o verticalmente o a 45 gradi, per simulare una persona viva o un cadavere. Il tipo di galleggiamento desiderato si ottiene in pochi secondi ridistribuendo gli inserti in polietilene nella tuta. La tuta in arancione brillante con nastro riflettente SOLAS sulla testa, rende il manichino chiaramente visibile. Un anello rinforzato sulla schiena ne permette la gestione, il sollevamento, lo stoccaggio e la sospensione per l’asciugatura. I piedi morbidi sono realizzati per consentire un drenaggio rapido al fine di non portare troppa acqua nell’elicottero. Il manichino è completo di tuta e piedi morbidi, facilmente sostituibili se danneggiati.
Alcune caratteristiche comuni di un manichino per addestramento SAR:
Peso Realistico: I manichini sono spesso progettati per avere un peso che simula quello di un essere umano in modo da rendere l’addestramento il più realistico possibile.
Resistenza agli Elementi: Devono essere costruiti con materiali robusti e resistenti in modo da poter essere utilizzati in vari ambienti e condizioni meteorologiche.
Versatilità: Possono essere utilizzati in una vasta gamma di scenari di addestramento, inclusi il recupero in acqua, montagna, in edifici crollati e in altri ambienti difficili.
Articolazioni Mobili: Alcuni modelli hanno articolazioni tali da permettono di muovere il manichino simulando le posizioni che una vittima potrebbe assumere.
Visibilità: Spesso hanno caratteristiche di alta visibilità, come colori accesi o bande riflettenti, per essere facilmente individuabili durante l’addestramento.
Facilità di Trasporto: Nonostante il peso realistico, alcuni manichini possono essere riempiti con acqua o sabbia per raggiungere il peso desiderato e poi svuotati per facilitare il trasporto.
Ringraziamenti
L’autore esprime il più sincero ringraziamento alla Direzione Relazioni Esterne della Polizia di Stato, con sede a Roma. Un particolare riconoscimento va al Comandante del 10° Reparto Volo, Vice Questore Pilota Rossella GOVERNA e al Direttore della Sezione Operazioni, Commissario Capo Pilota Roberto PERIN. Un sentito grazie anche al Sostituto Commissario Pilota Franco VALENTINI, che ha coordinato con grande professionalità tutte le attività di volo, permettendoci di realizzare al meglio il servizio foto-giornalistico. Sono davvero onorato di aver avuto la possibilità di assistere al lavoro quotidiano di queste persone che svolgono con tanta dedizione e professionalità. È motivo di grande orgoglio e gratitudine constatare con quanto coraggio mettono a rischio la propria incolumità per salvaguardare la vita dei cittadini, tutelare i loro diritti e assicurare alla giustizia i criminali. Con questo piccolo contributo spero di riuscire a sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sulla necessità e l’importanza dell’utilizzo di mezzi aerei per la sicurezza dei cittadini. Gli investimenti in questo settore sono fondamentali per continuare a garantire un servizio efficiente e pronto a rispondere alle varie emergenze del nostro Paese.
Testo & Foto di Alessio L. a cura di www.AB-AviationReporter.com