Polizia di Stato – 3° Reparto Volo Bologna

3° Reparto Volo di Bologna – Servizio Aereo Polizia di Stato

Introduzione                       

Abbiamo avuto l’onore di visitare il 3° Reparto Volo della PS comandato dal Vice Questore Dr. Paolo Pederzini. In quell’occasione ha potuto osservare il lavoro svolto quotidianamente dal personale sui cieli emiliani per l’attività di sorveglianza del territorio e dell’attività di sostegno riservato ai colleghi della squadra mobile, soprattutto in occasione di particolari operazioni di controllo della malavita organizzata. Gli aeromobili della Polizia di Stato sono impiegati costantemente in attività di supporto, monitoraggio, soccorso e recupero in mare o in montagna. Sono mezzi piccoli ma efficienti, maneggevoli e predisposti ad entrare immediatamente in azione in caso di necessità per garantire l’ordine pubblico. L’attività di sicurezza e sorveglianza svolta richiede professionalità, impegno, esperienza e tanto affiatamento di squadra. È un gruppo compatto sempre pronto a intervenire in situazioni di emergenza e a decollare nel giro di pochi minuti dal momento della richiesta. Le telecamere montate a bordo degli UH-212 possono trasmettere gli eventi agli enti territoriali, in tempo reale permettendo di avere la situazione sempre sotto controllo, oltre a garantire soccorsi con verricello e personale abilitato.

Cenni Storici.

Il 3° Reparto volo di Bologna è stato fondato il 1° giugno del 1974. Nel 2019 ha festeggiato i suoi primi 45 anni di gloriosa ed impegnativa attività. Il Servizio Aereo fondato nel gennaio del 1971 con decreto ministeriale dispone, attualmente, di undici Reparti volo, opportunamente distribuiti per consentire un rapido intervento sull’intero territorio nazionale. Il I Gruppo Volo venne ufficialmente costituito presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare, vicino a Roma, seguito, nel 1972 dal II Gruppo volo di Milano Malpensa. In questa prima fase i Gruppi volo e le Sezioni elicotteri vennero inserite all’interno della polizia stradale con finalità prioritarie di osservazione dall’alto delle arterie autostradali e solo in un secondo momento divennero Reparti autonomi. L’idea di fornire una copertura aerea su tutto il Paese portò alla successiva apertura, nel 1974, di altri due Gruppi volo a Bologna e a Palermo. Nel giro di dieci anni, dal 1983 al 1993, vennero inaugurati i Reparti volo di: Reggio Calabria, Napoli, Abbasanta (oggi trasferito a Oristano), Firenze, Bari e Venezia. Nel 1993, con l’apertura dell’XI Reparto volo di Pescara, si completa la copertura di tutto il territorio nazionale. Nel 1988, considerate le crescenti esigenze di addestramento, nasce il “Casv”, Centro addestramento standardizzazione volo. La Scuola di volo della Polizia di Stato, con sede a Pratica di Mare, si occupa della formazione del personale aeronavigante, organizza percorsi professionali per le abilitazioni dei piloti e per le attività tecnico- manutentive degli specialisti con la fondamentale funzione di formare gli operatori per la gestione in sicurezza dell’attività di volo operativa tipica delle missioni di polizia. I vantaggi derivanti da una posizione di osservazione privilegiata, la rapidità di intervento e la possibilità di operare in zone impervie, hanno determinato un notevole incremento delle attività assegnate al settore aereo, spaziando dalle operazioni speciali di Polizia ai servizi di controllo del territorio, dall’ordine pubblico alla vigilanza stradale, dalla ricerca e soccorso al trasporto sanitario, dalle scorte di sicurezza alle videoriprese aeree. In quest’ultimo ambito l’applicazione e l’utilizzo di telecamere girostabilizzate ad altissime prestazioni in grado di trasmettere a terra filmati di ottima qualità, consentono alle autorità responsabili la gestione ottimale dei servizi ed un eccellente coordinamento delle pattuglie che operano a terra. La polizia in volo è formata da donne e uomini dalla professionalità complessa e di lunga formazione che portano avanti con passione e impegno una componente aerea forte. Un servizio a disposizione delle esigenze emergenti capace di fornire un prezioso e costante aiuto dall’alto. Personale ed elicotteri sempre in allerta pronti a decollare in pochi minuti per operazioni urgenti in contesti difficilmente raggiungibili e in grado di organizzare e trasportare, quando necessario, unità operativa per la ricerca e il soccorso di persone disperse. In certe situazioni di emergenza si può proprio dire che “l’aiuto viene dal cielo”.

1974 – 2019 Quarantacinque anni vissuti con onore – Bologna 10 dicembre 2019

Il Personale schierato, la solenne cerimonia dell’Alza Bandiera e le note dell’Inno Nazionale danno inizio alla celebrazione del 45° Anniversario della costituzione del 3° Reparto Volo della Polizia di Stato. Quarantacinque anni trascorsi al servizio della comunità con alto senso del valore. Nel grande hangar, arredato per l’occasione, il Questore di Bologna, le autorità civili e militari, gli alti dirigenti della Polizia di Stato e gli invitati hanno potuto assistere alla cerimonia di benvenuto. Il Vice Questore Dr. Paolo Pederzini ha dato lettura del comunicato inviato dal Capo della Polizia di Stato, Prefetto Franco Gabrielli seguito dalla celebrazione della Santa Messa officiata da Don Marco Ceccarelli. Successivamente si è dato luogo alla solenne cerimonia della consegna delle targhe ricordo ai Familiari dei Caduti del Reparto e la proiezione di filmati riguardanti le molteplici attività dei Reparti Volo della Polizia di Stato. Si sono anche potuti ammirare due elicotteri con colorazione speciale raffiguranti nel tricolore le Due Torri, simbolo della città di Bologna, esibizione eseguita per salutare simpaticamente questo significativo traguardo. Sono stati in assoluto i primi elicotteri di tutta la flotta aerea della Polizia di Stato a ricevere una colorazione commemorativa.

1971-2021 Mezzo secolo di Servizio Aereo PS tra ala fissa e ala rotante.
Il primo elicottero della Polizia di Stato acquistato nel 1971 fu l’Agusta Bell AB 47J-3B1. Nel 1972 ne acquisterà altri tre esemplari, Agusta Bell AB 206- Jet Ranger, prima di cambiare passo sugli elicotteri a turbina. Esemplari ancora utilizzati quasi esclusivamente per finalità addestrative e di collegamento. Nel 1973 vennero acquistati tre aerei leggeri monomotore del tipo Partenavia P64B Oscar 200 al fine di integrare l’attività di volo svolta con gli elicotteri, con particolare riferimento alle ricognizioni a lungo raggio del tratto autostradale. I primi due elicotteri bimotore polivalenti di categoria media furono i gloriosi Agusta Bell AB-212, con una capacità di trasporto di 15 unità. Iniziarono a volare nel 1976. Nel 1979 iniziarono i primi voli per l’Agusta A-109°, non più in servizio dal 2020, mentre nel 1987 venne acquistato l’aereo bimotore P68 Observer, un aereo particolarmente adatto per compiti di vigilanza stradale e costiera. Il primo dei tre aerei biturbina, Piaggio P 180 Avanti II con una capacità di trasporto di 9 unità, venne acquistato nel 2007 soprattutto per le sue caratteristiche di autonomia, di velocità e di comfort. Si muove su tutto il territorio nazionale in tempi rapidi e può essere equipaggiato con un sistema di videoripresa per la sorveglianza del territorio e delle frontiere. Acquisito in otto esemplari nel 2011, l’Agusta Westland 139C, è un elicottero bimotore multiruolo, impiegato nell’ambito della polizia di frontiera, con una capacità di trasporto di 17 unità. E’ fornito di una telecamera ad alta definizione dotata anche di sistema infrarosso, interfacciata con un sistema di videoregistrazione digitale sviluppato per sistemi di sorveglianza aerea. Gli ultimi 3 elicotteri AW-139E furono acquistati nel 2021 presentando diverse innovazioni tecnologiche, tra cui una telecamera dalle prestazioni ulteriormente migliorate. In occasione dell’anniversario della polizia aerea, la livrea di questi ultimi tre velivoli è stata modificata tornando alla colorazione azzurra che garantisce maggiore visibilità e riconoscibilità. 

Come diventare operatore di questo Reparto       

Per entrare a far parte di questo reparto è necessario diventare innanzitutto un poliziotto partecipando ad un concorso pubblico. I vincitori del concorso vengono assegnati per il corso di formazione agli istituti d’istruzione dislocati in varie regioni italiane. Al termine del corso vengono inviati presso i vari reparti e specialità in base alle necessità delle diverse sedi sul territorio. Solo dopo aver acquisito la necessaria esperienza ed aver ampliato il proprio bagaglio professionale è possibile entrare a far parte di questi reparti. La formazione di base del personale aeronavigante, analogamente a quello delle altre Forze armate, è assicurata dall’Aeronautica militare presso le sue scuole: al 72° Stormo di Frosinone per l’ala rotante, al 70° Stormo di Latina per l’ala fissa e a Caserta per gli specialisti tecnici. I frequentatori conseguono rispettivamente i brevetti di pilota di elicottero, pilota di aereo e specialista polivalente di aereo ed elicottero. I corsi avanzati per il conseguimento delle successive abilitazioni, che consentono al personale di operare con gli aeromobili in dotazione al Dipartimento della pubblica sicurezza, si svolgono sia presso il Centro di addestramento e standardizzazione al volo della Polizia di Stato di Pratica di Mare, che presso le ditte costruttrici degli aeromobili.

Abbiamo posto delle domande al Vice Questore Dr. Paolo Pederzini, in merito al 3° Reparto Volo.

D: Ci può spiegare il significato del vostro distintivo di Reparto?

R: Lo stemma che caratterizza il reparto, portato sul braccio destro di ogni aeronavigante, unisce elementi del volo, un’aquila, con elementi propri del territorio, in questo caso le due torri che rappresentano il capoluogo bolognese. E’ stato disegnato artigianalmente da un pilota abile nelle arti grafiche ed ha sempre conservato negli anni la propria immagine.

D: come mai è stata scelta proprio Bologna?

R: perché Bologna è un punto nevralgico di un nodo stradale / autostradale e ferroviario che collega nord e sud, oltre a porsi al centro della Regione di competenza.

D: Che rapporto avete con i cittadini Bolognesi?

R: Prima del lockdown erano frequenti gli eventi di prossimità, sia al di fuori che all’interno del reparto, eventi di natura benefica a favore di associazioni e sigle. Le mostre statiche nelle varie aree hanno da sempre promosso l’immagine del reparto della Polizia di Stato fondendo territorio ed istituzione avvicinando la professionalità degli operatori alle dinamiche sociali territoriali.

D: Cosa vuol dire comandare Bologna, i pregi, le criticità?

R: Bologna è sempre stato un reparto che ha garantito un’elevata efficienza degli elicotteri e quindi altamente servente nei confronti delle esigenze del territorio di competenza e non. Un alto livello operativo garantito da piloti e specialisti con ampia ed importante esperienza di settore. E’ operante nel nord Italia ma anche vicino all’intero Paese, quindi posto in senso strategico soprattutto prima dell’arrivo delle macchine di ultima generazione. Il “terzo” di Bologna ha garantito un utile supporto alle esigenze di confine oltre a quelle di propria competenza.

D: Caratteristiche del nuovo elicottero post AB-212 e AB-206.

R: entro la fine del 2023 Bologna dovrebbe essere dotata, al pari dei reparti volo di Napoli e Pescara, del nuovissimo AW-169. Una macchina multiruolo che consentirà la progressiva sostituzione degli AB-212 garantendo flessibilità per tutti gli interventi operativi oggi compiuti con il bimotore in dotazione e con notevoli miglioramenti in prontezza e risparmio di tempo.

D: La manutenzione come viene eseguita? ad opera di chi e ogni quante ore?

R: La manutenzione è da sempre il c.d. fiore all’occhiello del Reparto, ad oggi riconosciuto con il Certificato di Approvazione N° 061 in conformità all’edizione vigente AER(EP) P-2005 ed il 3° Reparto Volo è certificato come ente di manutenzione per il mantenimento dell’aeronavigabilità degli aeromobili UH-212 e RH-206C firmata a Roma il 22 novembre 2019.

D: quante ore vengono volate in un anno?

R: lo scorso anno, in pieno lockdown con le restrizioni agli eventi di massa, sono state volate circa 386 ore per un totale di 434 missioni, gli anni precedenti erano state decisamente maggiori.

D: da quante unità è composto il Reparto?

R: il reparto è composto da 50 unità, tra piloti, specialisti e generici. Il problema è l’età media del personale che è avanzata mentre i giovani faticano ad arrivare per rimpiazzare il personale vicino al pensionamento.

D: Le missioni SAR (Search and Rescue) del 2021

R: A febbraio è stata effettuata la ricerca, con l’ausilio di soccorritori e cani addestrati, di quattro escursionisti investiti da una valanga e dispersi sul monte Velino, poi ritrovati sotto la neve purtroppo privi di vita.

Ad agosto si è visto l’impiego della squadra CNSAS (Soccorso Alpino e Speleologico) per la ricerca di un disperso sull’altopiano Lagoni nel Comune di Corniglio conclusosi con il ritrovamento della salma del trentanovenne lombardo. Purtroppo non sempre gli interventi di soccorso hanno esito positivo o perché avvengono in zone davvero impervie o perché è impossibile avere delle linee di ricerca ben precise che possano rendere possibile l’intervento. Quando la missione non ha esito positivi, lascia inevitabilmente tanta amarezza, dolore e tristezza in tutto il personale e un profondo senso di impotenza. Al contrario, invece, quando gli interventi riescono a salvare vite umane, la gioia e l’emozione diventano incontenibili.

Manutenzione Tecnica 3° Reparto Volo.

Tutti gli AB-206 e AB-212 che abbiamo visto a Bologna sono macchine con matricola militare (come la maggior parte degli aeromobili di polizia) e quindi soggette alle normative imposte da Armaereo con programmi manutentivi e scadenziari dedicati. Il mantenimento continuo dell’aeronavigabilità nel rispetto delle stringenti norme di qualità, impegna molto il Reparto, sia in campo strettamente manutentivo che dal punto di vista burocratico/cartaceo. E’ evidente il parallelismo rispetto al mondo civile dove l’ente di controllo è l’ENAC e le norme di qualità le varie ISO, mentre qui il controllo è gestite dall’ “Armaereo” (DAAA) e “l’AER-EP 2005”. Nonostante che a Bologna si lavora e si vola con macchine leggendarie ormai obsolete, AB-206 con marche PS-30 che a luglio di quest’anno compirà 50 anni, si opera comunque con grande efficienza e si effettuano missioni di addestramento e “istituzionali” senza il benché minimo problema. Hanno in dotazione anche i più “nuovi” AB-212 della serie 100, costruiti fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 ed è ben comprensibile quanti siano gli sforzi e le difficoltà per mantenere in attività questi mezzi: AB-206 (PS 30, 36 e 39) e quattro AB-212 (PS-89, 95, 100 e 105). Le difficoltà maggiori sono gli approvvigionamenti dei pezzi di ricambio che determina l’inevitabile attività di “cannibalismo” nei confronti delle altre macchine e la sempre maggiore difficoltà nel trovare chi possa revisionare i particolari avionici di quell’epoca. Le ditte a cui vengono richiesti preventivi per interventi su questi pezzi così datati, li definiscono veri e propri restauratori. Un piano di dismissione di queste linee “Legacy” è già stato approntato e Bologna sarà fra gli ultimi, se non proprio l’ultima, a poter rinnovare il parco macchine. Fare manutenzione a questi mezzi è molto impegnativo, non è un lavoro semplice, ma è altrettanto appagante e non poche sono le soddisfazioni. Le competenze manutentive del Reparto vengono da lontano, negli anni che vanno dal 1978 al 2000 era stata stipulata una convenzione con l’attiguo Reparto manutentivo dell’aviazione leggera dell’Esercito, per cui tutti gli AB-206 C1 della Polizia effettuavano le Ispezioni Maggiori, ogni 300h di volo, presso quella struttura “insieme” ai 206 dell’Esercito. Il personale specialista che effettuava tali importanti e complesse lavorazioni era composto da uomini dall’Esercito e dalla Polizia e questa collaborazione ha permesso al Reparto di fare un notevole salto in avanti in abilità, competenze e conoscenze manutentive anche per il personale pilota nelle successive attività di collaudo. Ai giorni nostri, queste “abitudini” nell’eseguire lavorazioni complesse lo hanno reso l’unico Reparto di Polizia in Italia ad aver effettuato due Ispezioni Maggiori sugli AB-212 (ogni 1200h volo), una nel 2014 e l’altra del 2016. Solo con queste due attività si è stimato un risparmio per le casse dello Stato di almeno 1,5 milioni di Euro.  Il Reparto ha logicamente continuato ad effettuare le 300h sui 206 C1 supportando poi gli altri Reparti che avevano quella macchina. Queste sono le attività “eccezionali” che sono state fatte in campo manutentivo ma è sottinteso che si eseguono costantemente anche tutte le altre ispezioni alle scadenze previste, ossia ogni 25h, 50h e 100 ore volate. I 3 206 sono sostanzialmente uguali dal punto di vista meccanico, l’unica differenza è la parte avionica. Il PS-39 ha effettuato un upgrade montando un sistema di navigazione e comunicazione Garmin. I quattro AB-212 hanno tutti la possibilità di installare il verricello di soccorso ed il gancio baricentrico mentre solo quelli della serie 100 possono installare il sistema di telecamere per le riprese durante la sorveglianza e gli eventi di vario tipo.

Storia di un pilota del Reparto.

” Il mio grado in Polizia è quello di Commissario Pilota di elicottero. Questo grado mi permette di occupare una duplice posizione: una come Vice Dirigente del reparto e l’altra di Direttore della Sezione Operazioni Addestramento e Sicurezza Volo (una delle 3 su cui si regge l’organigramma del reparto volo, così come disciplinato dal decreto ministeriale di istituzione dei Reparti Volo; le altre 2 sono a Sezione Equipaggi Fissi di volo Efficienza Linea EFVEL / personale specialista b9 Sezione Affari Generali AA.GG.);

–  La mia entrata nel Servizio Aereo non è avvenuta immediatamente dopo l’arruolamento in Polizia, per il quale sono previsti almeno 4 anni di servizio per poter concorrere al posto di pilota, ma più tardiva, bensì dopo 9 anni di servizio nel Reparto mobile DIGOS Bologna e come Tiratore Scelto nell’unità assimilabile ad una SWAT di Bologna. Nel 1993, grazie anche all’acquisizione del brevetto di pilota di elicottero conseguito privatamente, riuscii ad entrare nel servizio aereo. Successivamente frequentai il corso per pilota militare di elicottero presso la scuola elicotteri dell’A.M.I., nella storica sede del 72° Stormo a Frosinone, scuola dove si riversano tutti gli aspiranti piloti di elicottero delle Forze Armate nazionali e non. Un corso molto interessante e formativo soprattutto mirato a lavorare sulla stabilità emotiva della persona, qualità necessaria per il tipo di lavoro svolto che in questo ambito viene costantemente testata e messa alla prova. Anche la formazione delle capacità tecniche formative, che il pilotaggio ovviamente richiede, ha un ruolo fondamentale ma che paradossalmente viene posto in secondo piano rispetto alla valutazione della determinazione e della volontà dell’aspirante. Superato il corso, da Bologna fui trasferito in Sardegna al 7 reparto Volo di Abbasanta (Oristano), dove rimasi per 7 anni. Il trasferimento fu dettato da esigenze di ordine pubblico soprattutto in merito al dramma dei sequestri di persone, ricordiamo FARUK e Vinci, che in quel periodo affliggevano la nazione e che richiedevano sempre più attenzione e personale destinato. Nel 2000 riuscì a “rientrare” a Bologna, dove tutt’ora svolgo servizio con le mansioni che ho specificato in precedenza.  La nostra flotta è composta da Ab 212 e AB 206, questi ultimi, un tempo parte integrante dei nostri reparti volo, sono ancora presenti in soli 3 reparti, uno di questi, appunto, è Bologna. Il motivo risiede nella considerevole “Know How” del personale specialista del nostro reparto che ha svolto più di una ispezione da 1.000 ore delle macchine facendo risparmiare molti milioni di euro alla collettività, contrariamente ad un tempo quando l’elicottero veniva “ricoverato” in ditta Agusta e ci veniva riconsegnato dopo 2 o 3 anni di lavorazioni con costi molto superiori. Per quanto riguarda la parte volativa del reparto la qualità è di alto livello tanto da meritare la partecipazione all’esercitazioni internazionali e nazionali come: Grifone 2010 e in altri anni a Dobbiaco, vari Sater. ecc., rappresentando la Polizia anche al di fuori della propria regione di competenza. Proprio la scorsa settimana siamo stati a Piacenza per la Grifone ’22 con più di 10 assetti appartenenti alla F.F. A.A. nazionali, europee e osservatori internazionale. I piloti del reparto hanno un bagaglio professionale notevole, soprattutto nelle tecniche d’impiego del verricello e credetemi non è campanilismo ma una reale e sincera constatazione. Posso affermare senza paura di smentita, che il verricello in polizia è nato proprio a Bologna al 3° reparto volo. Le prime sinossi addestrative sono state redatte a Bologna sulla base di quelle che erano le impressioni e le valutazioni che stavano emergendo da un’attività mirata allo sviluppo, grazie anche all’ attiva collaborazione dell’allora C.A.I., oggi C.N.A.S., che fin da subito, comprendendo l’importanza e la concreta utilità per la cittadinanza, si è messo a disposizione. Gli Appennini intorno a Bologna: Cimone, Cusna, Corno, sono montagne di tutto rispetto anche se da molti non vengono valorizzate. La loro conformazione fisica è tranquillamente paragonabile agli scenari alpini tant’è vero che gli interventi di recupero di sciatori, cacciatori traumatizzati dalle cadute nei crepacci e non ultimi i disastri aerei dovuti alle serie condizioni meteo che si presentano lungo i versanti, sono numerosi e simili a quelli che avvengono negli scenari degli Appennini. Per quanto riguarda i miei sentimenti e le mie emozioni cosa dire … sono molto felice di lavorare insieme ad un team di professionisti quali sono i miei colleghi che compongono il reparto e sono fiero di contribuire con la mia azione di coordinazione e di indirizzo al lustro dell’ufficio. Se parliamo delle reali emergenze, fino ad ora fortunatamente, non mi è mai capitato di doverle affrontare e spero continui così, mentre mi sono trovato spesso in situazioni limiti e di tensione con l’adrenalina che saliva a mille e quella sensazione di leggera “scarica elettrica” che partiva dalla testa e percorreva tutta la spina dorsale fino ad arrivare ai pedi. Quella che ricordo più intensamente è stata durante il trasferimento a Tarvisio, come secondo elicottero eliambulanza insieme al BK di Trieste del 118, in occasione dei mondiali di sci del gigante femminile.  Alla partenza la meteo segnalava la presenza di una violenta turbolenza dovuta ai forti venti di Bora che soffiavano da Trieste e investivano tutta la regione montuosa fino ad Udine.  Il primo giorno dovemmo fermaci a dormire a Udine perché, nonostante diversi tentativi, non riuscimmo ad entrare nella valle che da Gemona conduceva a Tarvisio. Cosa che avvenne l’indomani mattina, quando dopo aver consultato le meteo che davano completa assenza di vento e una splendida giornata di sole, decidemmo di partire. Purtroppo, come spesso accade in montagna, il sole era sì al Tarvisio ma solo all’altezza di Chiusaforte mentre nella valle, inaspettatamente, ci trovammo in mezzo alla Bora di caduta dal versante della valle e che ci spingeva con forza verso il basso e in basso, minacciosi, c’erano i fili dell’alta tensione. Per cinque minuti, che sono sembrate ore, l’elicottero in tutta la sua potenza tentò di contrastare questa tendenza finché, finalmente, la Bora così com’ era arrivata se n’è andò. Il sole all’orizzonte stava splendendo sul Tarvisio facendolo apparire come la valle dell’Eden…uno spettacolo…

Conclusioni.

Sono molto soddisfatto e mi sento onorato di aver avuto l’opportunità di assistere al lavoro quotidiano che queste persone svolgono con tanta dedizione e professionalità. Grato per il coraggio che costantemente dimostrano mettendo a rischio la propria incolumità per difendere la vita dei cittadini e garantire alla giustizia criminali e i loro traffici illeciti che altrimenti avrebbero “terreno facile”. Mi auguro, con il mio piccolo contributo, di riuscire a sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sulla necessità e l’importanza dell’utilizzo di mezzi aerei per la sicurezza dei cittadini e quanto siano indispensabili gli investimenti per poter garantire questo prezioso servizio.  Ringrazio vivamente il Comandante del 3° Reparto Volo, il Vice Questore Dr. Paolo Pederzini, il Commissario Pilota Luca Rocchetti e il Tecnico Assistente Capo Coordinatore Matteo Piazza.

Foto & Testo di Alessio L. a cura di AB-AviationReporter.com

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