4° Stormo Caccia

​Cenni Storici

Il 4° Stormo è tra i Reparti più anziani dell’Aeronautica Militare: i suoi oltre 90 anni di vita sono tutti di effettiva ininterrotta attività. I due gruppi e alcune sue squadriglie risalgono alla 1^ Guerra Mondiale. Le sue tradizioni sono le più antiche della linea caccia italiana, nata con le vittorie di Francesco Baracca. Alla fine del maggio 1931 le squadriglie 84ª e 91ª, incorporate nel VII Gruppo Caccia Autonomo schierato sull’Aeroporto di Ciampino Sud, ricevono l’ordine di trasferirsi a Campoformido (UD), sede a quel tempo del 1° Stormo. Da questo Stormo vengono tratti il IX gruppo con le squadriglie: 73ª, 96ª e 97ª e il X gruppo con le squadriglie, 90ª, 84ª e 91ª, nota come Squadriglia degli Assi. Nasce così, il 1° giugno del 1931, il 4° Stormo Aeroplani Caccia formato da due gruppi: IX e X. Il 4° Stormo può annoverare tra le proprie fila le squadriglie più blasonate del I conflitto mondiale: la 91ª Squadriglia degli Assi, 60 velivoli nemici abbattuti, 3 medaglie d’oro assegnate ai suoi piloti (Baracca, Piccio e Ruffo di Calabria), 16 medaglie d’argento e 7 di bronzo, 10 assi della caccia tra i suoi piloti, primo tra tutti Francesco Baracca (34 vittorie) con il suo Spad contrassegnato dal cavallino rampante.
Nel 1939 vengono assegnati i primi FIAT CR.42. Nel 1940 lo Stormo è equipaggiato con velivoli MC.200 Saetta. Nel 1941 il IX e il X gruppo vengono impiegati sul fronte jugoslavo, successivamente il IX gruppo si addestra sul nuovo velivolo Macchi C202 Folgore. Lo Stormo partecipa in prima linea durante la Battaglia di El Alamein. Nel 1944, in seno allo Stormo, si ricostituisce il XII gruppo con le 73ª e la 91ª squadriglie prelevate dagli altri due gruppi, ma dopo poco, viene sciolto e le squadriglie riassorbite dai due gruppi. Nella metà del 1946 al 4° Stormo viene assegnato il velivolo Americano P38 J Lightning. Nel 1947 lo Stormo viene trasferito a Capodichino e, dopo poco, arrivano i primi P51D Mustang. Da lì a due anni arrivano al Reparto i primi aviogetti DH.100 Vampire, con i quali viene fondata la prima pattuglia acrobatica italiana del dopoguerra. Nel giugno del 1956, il Quarto si trasforma in Aerobrigata e si trasferisce a Pratica di Mare per iniziare la conversione su l’F-86 E Sabre. Nel 1962 la bandiera del Reparto viene portata da Pratica di Mare a Grosseto, da quel momento sede stabile dell’Aerobrigata. In questo periodo il IX gruppo si prepara a passare agli F-104 e diventare il primo Reparto supersonico. Nell’aprile del 1963, mentre il IX Gruppo riceve i primi F-104G Starfighter, il XII Gruppo viene trasferito a Gioia del Colle. Nel 1967 l’Aerobrigata viene trasformata ancora una volta in Stormo: il X gruppo entra a far parte del costituendo 9° Stormo ed il XII gruppo del 36° Stormo. Nel 1985 entrano a far parte dello Stormo il 4° Reparto Manutenzione Velivoli, ente dedicato alla manutenzione della linea F-104, ed il 20° Gruppo Addestramento Operativo, dotato di TF-104G e F-104G. Il 20° Gruppo vanta importanti tradizioni storiche: nato nel 1918 a Castenedolo, opera prima sulla Manica nel ’40-’41 e poi in Africa settentrionale. Il 26 febbraio del 1965, viene ricostituito sulla base di Grosseto.​
Negli anni di permanenza a Grosseto lo Stormo si è avvalso anche della 604ª Squadriglia Collegamenti nei ruoli Search and Rescue, eliambulanza e protezione civile. La data storica che segna l’inizio dell’era Eurofighter è il 16 marzo 2004, quando il Quarto si trova ad affrontare l’onere di transitare per primo sul velivolo EF 2000 Typhoon con il supporto del costituendo 904° Gruppo Efficienza Aeromobili. Gli anni che seguono sono un crescendo di impegni e riconoscimenti: nel 2008 il 4° Stormo supera in maniera eccellente la VCO (Verifica Capacità Operativa) e nel luglio 2009 garantisce la difesa aerea durante il G8 svoltosi a L’Aquila. Sempre nel 2009 il Reparto supera brillantemente la NATO Forceval. Nel periodo luglio – dicembre 2010, per la prima volta in ambito europeo, i velivoli Eurofighter del 4° Stormo garantiscono la prontezza NRFI5. Dal 1° giugno 2010 lo Stormo è l’unico reparto ad assicurare la Sorveglianza dello Spazio Aereo italiano per tutto il centro nord. Dal 2011, il 4° Stormo di Grosseto ha dato importanti segnali in termini di operatività ed efficienza, garantendo le operazioni Winter Hide, Aeroindia, Odyssey Dawn e Unified Protector. Il personale, i mezzi e i velivoli del 4° Stormo hanno partecipato all’operazione Cieli Ghiacciati in Islanda ed all’operazione Baltic Air Policing in Lituania con il compito di assicurare il servizio di sorveglianza dello spazio aereo ed al contempo, per svolgere attività addestrativa.

I compiti dello Stormo Oggi

 Il compito istituzionale del 4° Stormo è il controllo e la sorveglianza dello Spazio Aereo per la Difesa del nostro Paese. Nello specifico il Reparto è impegnato nel Servizio di allarme dello Spazio Aereo, 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno, attraverso l’impiego del velivolo Eurofighter e l’impegno continuo degli uomini e donne dello Stormo. Dal verificarsi degli accadimenti dell’11 settembre 2001 la sorveglianza dei cieli italiani è divenuta una attività prioritaria di eccezionale importanza. In varie occasioni i piloti del 4° Stormo, con i velivoli EFA 2000 sono intervenuti per svolgere la missione assegnata al Reparto, caratterizzandosi per la professionalità e per la rapidità di intervento. Tra i compiti della ‘Difesa Aerea’ ci sono, tra l’altro, la prevenzione di attacchi di tipo terroristico sul territorio, condotti con velivoli anche civili (è contemplata anche la possibilità di velivoli a bassa velocità, cosiddetti “slow movers”, tipo alianti o ultraleggeri). I velivoli intercettori possono essere impiegati anche ai fini dell’assistenza di aerei militari o civili in difficoltà. Nella maggior parte dei casi si tratta di interventi su velivoli civili che hanno assunto in volo comportamenti tali da destare sospetto a seguito di perdita di contatto radio oppure ingiustificate deviazioni dei piani di volo autorizzati e/o mancanza delle previste autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo italiano. Numerose sono state inoltre le missioni internazionali e gli eventi operativi organizzati sulla base aerea di Grosseto che hanno visto la partecipazione di Forze Armate Straniere e Organizzazioni nazionali, quali la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana, indirizzate a migliorare l’addestramento dei propri uomini ed a prepararsi per interventi in aiuto alle popolazioni bisognose di intervento. Alle dipendenze dello Stormo ci sono il IX° Gruppo Caccia con EF-2000 per la difesa dei cieli Italiani come intercettori, insieme al  XX° Gruppo Caccia O.C.U., per la conversione operativa su F-2000 Typhoon Twin-Seat per conseguire l’abilitazione al velivolo.

IX° Gruppo Caccia 

Il IX Gruppo Aeroplani nasce il 10 aprile del 1917 composto dalle Squadriglie 37a, 72a, 73a, 74 e 75a.

Il 4 novembre 1918 il Gruppo si trova a Castenedolo, a dicembre dello stesso anno, invece viene dislocato a Campoformido su 74a Caccia e 9a sezione SVA. Il 6 febbraio 1919 viene sciolto e passato in posizione quadro. Viene ricostituito il 1° giugno 1928 in seno al 1° Stormo Caccia, composto su due nuove squadriglie la 96a e la 97a, di nuova formazione, e la 73a posta in precedenza in posizione quadro, con Fiat CR 1. Nei primi mesi del 1930 completa il passaggio sui Fiat CR 20 ed entro la fine dell’anno avviene il trasferimento a Campoformido. Gli anni trenta sono anni memorabili, molti uomini del IX partecipano alle operazioni in Africa Orientale del 1935/1936 e successivamente in Spagna . Non mancano in questo periodo anche le manifestazioni Internazionali, 1936-1938, a cui prende parte la Pattuglia 

acrobatica, composta sia dai piloti del IX che dai piloti del X Gruppo,  la quale si serve in maniera ineguagliabile del mitico Fiat CR 32. L’araldica vedeva in quel periodo fregiarsi gli aeroplani del Cavallino  Rampante Bianco in campo nero: sarà così per molti, molti anni a venire. La fine del 1939 porta con sé l’arrivo del nuovo Fiat CR 42, aeroplano ancora dalla formula biplana, ma dalle doti molto manovriere. Con l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno del 1940, il Gruppo è per breve tempo sul fronte occidentale a difesa di  Torino. In seguito lasciata la sede di Gorizia viene a trovarsi a Comiso, in Sicilia, per operare su Malta.

Il IX Gruppo una volta rimpatriato agli inizi del 1941 viene equipaggiato anch’esso con aerei monoplani: i Macchi C 200. Terminata l’esigenza sul fronte Balcanico il Reparto spostatosi nuovamente sulla base di Gorizia, riceve a partire dall’estate del 1941 i nuovissimi Macchi C 202 con motore in linea e dalla potenza formidabile. Arrivano i primi eclatanti successi grazie a questi caccia. All’inizio del ’42 il IX si trova sulla base di Campoformido riarmato con i C 202.  Nuovi impegni operativi fanno spostare il Gruppo prima in Sicilia e poi in Africa Settentrionale fino ad arrivare sulla base avanzata di FUKA: è il periodo tragico, ma eroico di El Alamein. Conclusosi il terzo ciclo operativo in A.S.I. e rientrati in Italia, il reparto dopo una veloce parentesi romana, equipaggiatosi con nuove macchine, tra cui i primi Macchi C 205, vo

la alla volta della Sicilia per difendere la  Madrepatria. Lasciata  la Trinacria  per lo strapotere degli Alleati continua l’azione difensiva dai cieli della Calabria e delle Puglie dove viene colto dai famosi atti armistiziali del settembre 1943. Tenuto unito il gruppo, opera a fianco degli Alleati appoggiando le azioni sul fronte balcanico fino al termine delle ostilità nell’aprile del ’45, servendosi  dei P-39 Q/N AIRACOBRA di fornitura alleata. Il gruppo al termine delle ostilità è schierato sulla base di Galatina.

A partire dal maggio 1946 il Gruppo viene equipaggiato con i P-38 J/L LIGHTNING, alcuni anche in versione da ricognizione fotografica,  di cessione americana seguiti un anno più tardi dai famosi P-51/F-51 D Mustang. Il 1951 segna l’inizio dell’era dei jet con l’arrivo dei primi DH 100 Vampire e la costituzione in seno allo Stormo della Pattuglia Acrobatica la quale raccoglie successi sia in Italia che all’estero in ambito N.A.T.O. Nel giugno del ’56 sulla base di Pratica di Mare il reparto viene dotato del famoso Canadair CL XIII Mk 4 conosciuto come F-86 E SABRE. Con la costituzione della Pattuglia Acrobatica del Cavallino Rampante della 4Aerobrigata del 1957  vi partecipano sia aerei che personale,  navigante e specialisti, del IX Gruppo. Il 1° giugno 1961 il 9° raggiungeva la base di Grosseto riunendosi agli altri due gruppi dell’Aerobrigata. Nella primavera 1963 comincia l’era dello STARFIGHTER,  si apre con la versione G. Nel  settembre 1967, sciolta l’Aerobrigata,  il gruppo diventa l’elemento principale operativo del ricostituito 4° Stormo Caccia. Dall’estate del 1970 il IX Gruppo inizia a ricevere i primi F-104 S, versione migliorata e potenziata nell’armamento e nelle prestazioni rispetto al precedente modello. Successivamente, nel 1987, arrivano al Nono i primi F104 S-ASA, un aggiornamento necessario vista l’accresciuta potenzialità degli aeroplani dell’ultima generazione e le minacce da affrontare. Gli impegni sono molteplici: negli anni ’90 terminata l’esigenza ” Trinacria”, (Sicilia) è la crisi in Bosnia e quella del Kosovo ad impegnare il Gruppo con numerosi rischieramenti, viene considerato come ” Il canto del Cigno” dello Spillone. Nell’aprile del 2005 giunge sulla base il primo monoposto dell’EUROFIGHTER dando il via ad ulteriore fase del programma nazionale. Con l’incremento dei monoposto l’addestramento è dedicato alla prontezza operativa in modo tale da permettere al gruppo di essere nuovamente pronto al combattimento ed essere preparati nuovamente al Servizio di Sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale: il 16 dicembre del 2005 viene raggiunto l’importantissimo traguardo di riprendere il servizio d’allarme. Il 12 Marzo 2007 ha luogo la prima intercettazione reale di un velivolo non identificato da parte di una coppia di velivoli EF-2000 del IX Gruppo, un Airbus diretto verso il continente africano sprovvisto delle necessarie autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo italiano. Tra le attività operative e le esercitazioni si ricorda nel 2008 la ANATOLIAN EAGLE in Turchia, l’operazione reale ODYSSEAY DOWN prima e poi UNIFED PROTECTOR in Libia nel 2011, la difesa aerea dell’Islanda, con l’operazione CIELI GHIACCIATI nel 2013, e dei paesi Baltici con BALTIC AIR POLICING nel 2015-2018, e l’esercitazione RED FLAG nel 2016.   

 

 

  XX° Guppo Volo  O.C.U.

Il 20° Gruppo, già appartenente al 52° e poi al “51° Stormo Caccia”, ha un brillante passato di guerra, nel corso del quale cinque suoi eroici caduti meritarono la medaglia d’Argento al Valore Militare alla memoria, e la Bandiera del 20° Gruppo fu decorata di una medaglia d’oro e di una d’argento al Valore Militare. Nel 1940, allo scoppio delle ostilità, il Reparto operò sul fronte della Manica; poi equipaggtato con velivoli FIAT G.50 e MACCHI MC.202 sarà impegnato in operazioni a Malta.Trasferito in Sardegna, nel 1943, il 20° Gruppo ricever in dotazione i primi MC.205, ed effettuer azioni a lungo raggio sul Mediterraneo centrale per contrastare lo sbarco alleato degli americani in Italia.
Nella seconda fase della guerra, il 20° Gruppo, sarà a fianco degli alleati sul fronte albanese e jugoslavo.
L’armistizio dell’8 settembre 1943, coglie il 20° Gruppo diviso tra Ciampino e Foligno.
Sciolto nel 1955 sarà ricostituito nel 1965, con il compito di qualificare i piloti e gli specialisti destinati ai Reparti dotati di aviogetti supersonici.
Lo Stormo è tuttora adibito a questa importantissima attività, nella quale ha acquisito una competenza e una esperienza tecnica di eccezione.
Il 20° Gruppo opera sulla base di Grosseto, ed è attualmente equipaggiato di velivoli TF.104-G. ed F.104-G.
Il 20° Gruppo, originariamente aveva come distintivo il gatto nero, poiché apparteneva al 51° Stormo: ma nel 1944 una delle sue Squadriglie, la 360ª dipinse sul muso dello Spitfire allora in dotazione, un leone tratto dal nominativo Radio che era, ed e ancora, Leo.
Ricostituito nel 1965 come Gruppo Autonomo sull’aeroporto di Grosseto, il 20° Gruppo riprese il distintivo del leone, lo mise in campo azzurro e vi pose il motto “UNUS SED LEO”, per ricordare il difficile impegno avuto nella guerra di Liberazione.
Ad oggi il gruppo ha contribuito a qualificare sia piloti sul mitico e leggendario f-104 sia sul più moderno ed avanzato caccia Ef-2000 in dotazione oggi al reparto, anche grazie alla parte simulatore volo, dove i piloti possono eseguire reali missioni addestrative in scenari molto vicini alla realtà, ed a costi sicuramente inferiori.
Testo: Aeronautica Militare  &  Foto: Ab-AviationReporter 
 

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