Aeronautica Militare – si congeda il jet AMX dopo 35 anni di onorato servizio
Venerdì 5 aprile, presso l’aeroporto militare di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, si è svolta la cerimonia di congedo della linea caccia AMX giunta al termine della vita operativa dopo 35 anni di onorato servizio. In gergo tecnico si dice “phase-out”, ovvero una graduale dismissione della vita operativa determinata dai termini di età, di ammontare delle ore di volo effettuate, dall’usura della cellula dell’aeromobile, giunta al limite strutturale, dalla difficoltà di reperire le parti di ricambio e tutto ciò che comporta il passaggio generazionale rispetto agli aerei di 4° e 5° generazione. Se consideriamo che la vita operativa di un jet militare dura all’incirca 40 anni, possiamo dire che l’AMX, pur non avendo battuto il record dell’F-104, dismesso nel 2004 con 40 anni di servizio in Forza Armata, merita sicuramente profondo rispetto dopo 35 anni, dal 1989 ad oggi, di intensa attività operativa sia in territorio nazionale che all’estero.
Il Comandante del 51° Stormo, il Col. Pil. Chiadroni con i suoi uomini e donne sono stati messi a “dura prova” nell’organizzare l’impegnativa giornata di commemorazione. In occasione di questo evento, il 51° Stormo si è attivato per accogliere, oltre al numeroso pubblico, circa 250 spotters ai quali è stato dato un buon supporto che ha richiesto un impegno organizzativo non da poco. Per loro è stata riservata un’area specifica, sotto la torre di controllo nel lato sud della Base, a favore di luce, per permettere riprese e foto in condizioni ottimali e in tutta tranquillità. Nulla è stato lasciato al caso. Gestione, ospitalità e sensibilità hanno permesso di soddisfare tutte le aspettative degli addetti ai lavori: fotografi (spotters), media, stampa e pubblico. Ricca e ricercata la scelta dei programmi, emozioni e sorprese inaspettate, soprattutto la presentazione al pubblico dell’AM-X Special Color, dipinto in occasione della memorabile giornata. Davvero lodevole l’impegno del Com.te Col. Pil. Chiadroni e del 51° Stormo che hanno saputo organizzare l’evento nel migliore dei modi e ancora grazie al V REPARTO “COMUNICAZIONE” 5° UFFICIO “PUBBLICA INFORMAZIONE – RELAZIONI CON I MEDIA GIORNALISTICI” che ha permesso di poterlo realizzare.
Alla cerimonia, presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, hanno partecipato i vertici della Forza Armata e numerose autorità, tra cui il Ministro della Giustizia on. Carlo Nordio, il Presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti e il Sindaco di Treviso Maria Grazia Gasperini. All’evento hanno preso parte anche una nutrita rappresentanza del personale che a vario titolo nel corso degli anni, ha avuto l’opportunità di operare sull’AMX, uno dei velivoli che più ha caratterizzato la storia recente dell’Aeronautica Militare. E’ il jet aero-tattico maggiormente impiegato dalla Forza Armata nelle missioni fuori dai confini nazionali.
La giornata si è aperta alle ore 8.00. Numerosi i partecipanti, si stima siano stati circa 10.000. Tra i presenti anche ex appartenenti alla linea volo AMX e ad altri stormi ma soprattutto tantissimi fan e appassionati venuti da ogni parte d’Italia per onorare l’operato di questo aereo. Giunti sul piazzale centrale, dopo aver assistito alla deposizione della corona d’ alloro ai caduti e all’alza bandiera, con delle navette siamo arrivati, in breve tempo, sulla linea volo. L’evento ha avuto inizio con un decollo di trasferimento per una missione addestrativa di un macchino MB-339 con le insegne del 61° Stormo. Subito dopo si è sentito l’inconfondibile suono del bi-turbina C-27J in avvicinamento per il trasporto del personale della Truppa Azzurra per le riprese video e fotografiche. Il cielo della base è stato pervaso dal rombo aggressivo del motore Pratt & Whitney F135-PW-100 dell’F-35A proveniente da Amendola (FG), pilotato dal Col. Pil. Antonio V. call sign “Falco 01” Comandante del 32° Stormo. Dopo un avvicinamento per un “go a round”, il bellissimo aereo stealth, si è posizionato sul lungo finale per l’atterraggio ad Istrana.
Alle 10.00 ore locali, abbiamo assistito alla messa in moto dei cinque velivoli AMX tra cui 3 biposto AMX-T e come capo formazione lo Special Color della giornata. Su un biposto, nel seggiolino posteriore, era seduto il Capo di SMA il Gen. S.A. Luca Goretti, proveniente dalla linea aereo-tattica Tornado IDS. In una giornata come questa non potevano certo mancare gli assetti delle varie linee volo, dall’F-2000 A fino al più tecnologico F-35A.
Nella prima parte sono passati in formazione i cinque AMX accompagnati dalle nostre Frecce Tricolori, che con la loro presenza hanno suggellato la giornata esibendosi sul cielo di Istrana, utilizzandolo come “aeroporto” di addestramento fuori casa, prima dell’inizio della stagione acrobatica 2024. Un anno importante che le vedrà protagoniste non solo in Italia ma anche in tour nel Nord America dove torneranno ad esibirsi dopo più di trent’anni. Dopo l’atterraggio dei cinque MB-339 PAN, gli AMX sono riapparsi all’orizzonte, in formazione accompagnati da un F-35 A di Amendola, del 13° GV, un Tornado ECR del 155° GV e un Eurofighter 2000, di casa Istrana del 132° GV. Questa formazione è stata scelta per rendere onore e accompagnare nell’ultimo viaggio l’aereo AMX, un velivolo che ha fatto la storia dell’aeronautica Militare. È stato un momento davvero emozionante, in questa occasione si sono riunite idealmente tutte le generazioni di velivoli aerotattici attualmente in linea nella Forza Armata.
Terminati questi brevi passaggi in formazioni miste è stata la volta dei protagonisti. Fotografi, appassionati, colleghi ed ex, si sono visti passare sopra l’asse pista, le sagome dei “Toponi Grigi”, così soprannominati dagli ammiratori e appassionati. I cinque AMX si sono allineati e ordinati per sorvolare la pista di Istrana e mostrare la capacità di volo di questi velivoli. Conclusa la serie dei passaggi veloci, singoli e in formazione, gli AMX si sono disposti a bastone, per eseguire, uno ad uno l’atterraggio e raggiungere il piazzale davanti al palco delle autorità. Dopo aver spento il motore e aperto il tettuccio, i piloti sono stati accolti da un fragoroso applauso da parte degli spettatori presenti. La commozione è stata forte. Vedere così tante persone accorse per omaggiare e assistere a questa particolare giornata è stato davvero gratificante. Con orgoglio i nostri piloti hanno esibito la nuova livrea, condividendo l’intera festa con il pubblico e con altri piloti e specialisti di ieri e di oggi. In questa circostanza si è ripercorsa la storia dello stormo e ossequiato coloro che, anche in passato, nello svolgimento del proprio dovere, hanno sacrificato la vita per amore della patria. Sulla via di rullaggio il pubblico ha potuto ammirare, in mostra statica, tutti gli Special Color AMX presentati nel 2019, con le derive Special che rappresentarono i colori e gli emblemi dei gruppi volo, dove l’AMX prestò servizio nell’arco dei suoi 30 anni di vita, ovvero il 13°, 14°,28°,101°,103°132°. In quell’occasione era stato realizzato lo Special Color nero con l’emblema dei 30 anni.
Anche per lo Special del phase-out, parcheggiato davanti alla tribuna delle autorità, è stata creata una livrea rappresentativa. Per il velivolo sono state utilizzate due tonalità di grigio, grigio scuro nella parte superiore, per ricordare il primo prototipo A01 MMX 594 del 1984 e grigio chiaro nella parte inferiore, rimasto quello standard NATO. Sul dorso è stata ideata una livrea raffigurante una bussola stilizzata con indicati i continenti dove l’aereo ha svolto delle missioni, mentre sulla deriva è stata posizionata l’immagine di un pilota seduto sul suo seggiolino che con onore saluta definitivamente la linea AMX avvolta dal tricolore e la frase latina “Volatus ad astra, memoria in aeternum” (volato alle stelle, ricordato per sempre). Sul davanti dell’aereo “naso” compaiono, nei colori blu bordato oro, gli stemmi che compongono il distintivo della Forza Armata e sulle due taniche sub-alari è stata incisa la data di inizio e fine vita dell’AMX. Sono stati utilizzati anche i colori giallo rosso e verde, per rappresentare il consorzio aeronautico. Sempre in mostra statica è stato esposto sul piazzale un Typhoon 2000 A del 132° GV e sul raccordo pista, il Caproni CA.3 della collezione Jonathan Collection. Quello che poteva sembrare un momento triste per l’addio ad una macchina che ha segnato una svolta importante nell’Aeronautica Militare, è stato, invece, un momento di festa tra amici, conoscenti e appassionati; si sono vissuti momenti di gioia e buona malinconia sognando un futuro ancora più appassionante ed avvincente.
Le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Gen. S.A. Luca Goretti.
“Oggi salutiamo un velivolo che ha fatto la storia dell”Aeronautica Militare“, ha detto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti. “Per noi un aeroplano non è un semplice pezzo di ferro ma è parte della famiglia. Dietro questo aereo c’è un mondo sommerso di gioie e dolori, di emozioni, di persone che lo hanno gestito, mantenuto, lo hanno portato in volo – e il pensiero va a chi tra loro non è più con noi – consentendo di raggiungere risultati e mantenere standard operativi straordinari“. Ha poi concluso il Generale Goretti: “Oggi con un po’ di malinconia giriamo una pagina mentre ne teniamo aperte altre. Il futuro è già qui, con le linee Eurofighter e F-35 che sono ormai la spina dorsale della componente aero-tattica della Forza Armata, con i velivoli di sesta generazione a cui stiamo già pensando concretamente e con nuove sfide e nuovi domini, come quello spaziale, che entrano sempre più a far parte del nostro quotidiano e del nostro ambiente operativo“. A seguire il discorso del Capo di SMA, anche il Comandante della Base ha voluto esprimere il suo ringraziamento. Il Colonnello Emanuele Chiadroni, Comandante del 51° Stormo Caccia, prendendo la parola ha sottolineato l’importanza del servizio prestato dal velivolo nella sua attività: “L’AMX dopo 35 anni di vita operativa con le insegne del 2°, 3°, 32° e 51° Stormo, grazie all’indispensabile supporto del 3° Reparto Manutenzione Aeromobili ed Armamenti (ancor prima 3° Reparto Manutenzioni Velivoli), chiude una pagina importante di una meravigliosa avventura azzurra. Con la duplice veste che ricopro – ha aggiunto – sia di Comandante dell’ultimo Stormo che ha in dotazione questo velivolo, sia quello di pilota operativo per molti anni sull’AMX, sento l’obbligo di ringraziare profondamente tutti voi radunisti che con abnegazione, professionalità e dedizione lo avete studiato, aggiustato, preparato, pilotato, ammirato e difeso goliardicamente e dal quale tutti noi abbiamo sempre preteso tanto”.
Distintivi degli Stormi e dei Gruppi Volo che hanno avuto in dotazione l’AMX.
Cenni storici dell’AMX dalla nascita ad oggi.
Il progetto AMX fu pensato per realizzare una linea volo che potesse sostituire il glorioso FIAT G-91, una macchina ormai sorpassata anche nella versione più aggiornata Yankee con molti anni e ore volo alle spalle e con sistemi d’arma obsoleti rispetto anche al “fratello più grande” Panavia Tornado.L’aeronautica aveva bisogno di una nuova macchina CSA “close air support” (supporto aereo ravvicinato) leggera, agile, senza grandi pretese ma con prestazioni di velocità e a costi contenuti. Un piccolo caccia bombardiere dalle capacità elevate, con nuovi sistemi d’arma come quello che si stavano sviluppando alla fine degli anni ottanta. Il 15 maggio 1984 l’AMX -matricola A01 MMX594- ha effettuato il primo volo decollando dalla pista di Torino Caselle. Purtroppo il 1° giugno è precipitato, dopo solo il quinto volo, a causa dello spegnimento del motore a bassa quota, provocando la morte del pilota collaudatore. Il 19 novembre 1984 uscì il prototipo A02 MMX595 di produzione Aermacchi che decollò dalla pista di Venegono per raggiungere Torino e sostituire il velivolo perso mesi prima. Il terzo prototipo A03 MM X596 fu il primo di tutta l’avionica completa. Seguirono altri prototipi: A04- A06 brasiliani, A05 Italiano ed un A11 MMX597, costruito su iniziativa delle tre ditte, tra cui anche quelli per il mercato Brasiliano realizzati dalla loro stessa ditta Embraer. Velivoli che venivano testati sulla pista si Sao Josè dos Campos, la parallela di quella di Venegono o Torino Caselle. Per l’Italia il primo biposto con matricola MM 55024 volò il 14 marzo 1990. Dal nostro Paese furono ordinati velivoli in un lotto di 187 esemplari, compresi i mono e biposto, mentre 79 per il Brasile. Il numero richiesto non fu però rispettato, ne arrivarono solo 110 monoposto e 26 biposto per l’Italia e 45 mono e 11 biposto per il Brasile. Il progetto “AMX International” fu presentato definitivamente nel giugno 1987 con la partecipazione di tre ditte:
– Aeritalia: incaricata nella produzione di alcune componenti, come la parte centrale della fusoliera, radome, abitacolo, impennaggi verticali e orizzontali e le superfici di controllo alare.
– Aermacchi: con il compito di produrre la parte posteriore della fusoliera, il cono di coda, ed il tettuccio.
– Embraer, ditta brasiliana, per la produzione delle ali, le prese d’aria del motore, piloni alari e serbatoi esterni.
Gli aeroplani furono assemblati nelle tre diverse linee finali dalle Aziende impegnate nel progetto. I pezzi, imbarcati su un DC-10 della compagnia cargo Brasiliana VARIG, vennero trasportagiustificatoti da Torino a Sao Josè dos Campos e viceversa. In seguito si costituì un comitato di qualità, coordinamento e controllo per supervisionare l’intero programma di produzione e garantire che tutti gli step venissero rispettati da entrambi i paesi.
I principali lotti di produzione.
AMX Prototipi: inizialmente dovevano essere 11 prodotti più una cellula per i test statici, arrivati poi solo a 7 per rimpiazzare quello andato distrutto.
AMX 1° Lotto: 26 aerei Aeritalia, 13 Aermacchi successivamente ridotti a un totale di 19 esemplari. Sono state apportate alcune lievi modifiche. Sulla bocca del cannone e sul funzionamento spoiler sono stati applicati generatori di vortici sui bordi di attacco delle ali. A questo lotto non sono poi più state effettuare ulteriori modifiche a causa dei costi elevati. Vennero dati i nomi: “A-11A” ai mono posto e “TA-11 A” ai biposto.
AMX 2° Lotto: a 53 aerei tra Alenia (ex Aeritalia) e Aermacchi sono state apportate delle modifiche ai motori Spey alzando i rendimenti dei regimi minimi di volo, così anche per i biposto.
AMX 3° Lotto: 38 esemplari mono e 18 biposto sono stati portati allo standard operativo definitivo.
Ulteriori aggiornamenti sono stati eseguite su altri diversi lotti: dal sistema d’arma, alle migliorie elettriche, tecniche, motoristiche, avioniche, fino alla versione, tutt’ora in servizio, AMX ACOL (adeguamento delle capacità operative e logistiche) avviato nel novembre 2004 sia per i mono che per i biposto. Possiamo affermare che, per quanto sia stato prodotto un caccia di piccole dimensioni, le modifiche apportate sono state parecchie. Le aziende concorrenti producevano aerei più avanzati del nostro “Topone” pertanto lo stesso, ogni tot anni, doveva essere aggiornato e rivisto per essere all’avanguardia e idoneo a lavorare con i sistemi d’arma NATO presenti in quegli anni nelle varie esercitazioni e teatri operativi reali come l’Afghanistan e altri. L’ultima chicca è stato l’impiego del sistema di ricognizione Rafel Reccelite in pod esterno, montato sempre sotto il ventre dell’aereo per individuare i bersagli e poter realizzare una ricognizione fotografica di alto livello rispetto all’ormai sorpassato “Orpheus”.
Evoluzione della linea volo G-91R/Y ad AM-X e AMX-T
Come abbiamo già accennato in precedenza, gli stormi che hanno avuto l’esigenza di avere un sostituto del caccia bombardiere leggero tattico FIAT G-91R o versione più avanzata FIAT G-91Y (Gina per gli amici), sono stati messi in ordine per scelte operative della Forza Armata e non per numero di stormo. Ad Ottobre del 1989 iniziò il primo corso pre-volo per tutti i piloti del 103° gruppo provenienti dalla linea volo G 91 R, passato dal 1° gennaio 1989 alle dipendenze del 51° Stormo e trasferito da Treviso Sant’Angelo a Treviso Istrana.
Il 24 settembre 1990 giunse sulla nuova sede trevigiana il primo AMX del gruppo diventando così il primo reparto operativo su linea AMX. “GHIBLI”, tipico vento del deserto, come il noto glorioso Caproni Ca.309 negli anni trenta, fu il nome di battaglia scelto attraverso un concorso indetto su richiesta dello Stato Maggiore. Il suo codice da direttiva è SMA-LOG-006-1 che assegnò la sigla all’aeromobile con il nome AMX poi cambiata in A-11 A come (Mission Design Series), invece per tutti i bi posto AMX-T la sigla TA-11 A. Altro gruppo a transitare su AMX nel settembre del 1990 fu il 132° alle dipendenze del 3° Stormo di Villafranca Verona che aveva come ruoli principali la ricognizione fotografica e l’appoggio tattico. I velivoli montavano il pod fotografico “Orpheus”, impiegato dai loro predecessori F-104G, ottenendo risultati migliori grazie alle basse velocità e stabilità del mezzo.
Il 9 luglio 1991 fu la volta del 14° Gruppo del 2° Stormo che ricevette il primo AMX e iniziò, sulla base di Istrana, la sostituzione progressiva del G91R insieme al 103° Gruppo e terminò i lavori di riqualificazione per poter accogliere e gestire il nuovo aereo. Il 15 dicembre 1993 il 14esimo si trasferì sulla base aerea di Rivolto, già sede delle Frecce Tricolori. Nel frattempo questo velivolo ebbe seri problemi di propulsione che causarono la perdita di alcuni mezzi sia per il 132° e 103° gruppo. Si decise pertanto di fermare l’attività per capirne le cause. A seguito di diverse inchieste si giunse ad attribuire il problema a delle palette del primo stadio che andavano in stallo causando lo “stop engine”, una volta modificate e risolto il problema si riprese con la normale attività di volo. L’11 giugno 1993 il 28° Gruppo, anch’esso sotto le dipendenze del 3° Stormo di Villafranca, dopo la chiusura della linea F-104G, ricevette il primo AMX il cui compito primario consisteva nell’attacco al suolo e la ricognizione fotografica. Nel 1994, oltre agli stormi del nord Italia, anche il 13° Gruppo alle dipendenze del 32° Stormo con base ad Amendola Foggia, ricevettero il nuovo caccia e fu presa in carico la nuova linea AMX che doveva sostituire gli ormai anziani G91Y. La base pugliese, nel luglio 1995, divenne anche la sede del centro addestramento piloti per la linea AMX-T, sostituto del G91T, ricostituendo il 101° Gruppo OCU (Operational Conversion Unit). La nuova linea volo AMX entrò ben presto a regime anche se inizialmente si verificarono diversi incidenti per problemi riscontrati sul motore “Rolls-Royce RB.168” e lo “Spey Mk.807”. Risolti i problemi alla propulsione, il velivolo ha funzionato alla perfezione. Oggi è spesso operativo in missioni addestrative in teatri esteri congiunte con la NATO, ricordiamo GOOSE BAY in Canada, Red e Green Flag negli USA, in Afghanistan e la guerra in Ex Jugoslavia, dove ha sempre lavorato in modo esemplare come ricognitore fotografico supportando anche le truppe di terra, garantendo sicurezza ai colleghi con le telecamere più moderne sul nuovo Pod Recce Lite. Grazie Topone! L’esperienza acquisita in questi 30 anni di attività di volo è stata messa a disposizione non solo per le varie operazioni militari, ma anche a favore della popolazione civile italiana. Negli ultimi anni, infatti, i caccia sono intervenuto, sul nostro territorio, in situazioni di calamità naturali quali terremoti, alluvioni e in altri contesti drammatici. I “Toponi” (così chiamato amichevolmente l’AMX) con i loro Pod Recce Lite da ricognizione, sorvolano con rapidità e alta capacità organizzativa le zone colpite fornendo immagini, foto e mappe topografiche agli organi competenti permettendogli di intervenire tempestivamente. È grazie alla loro rapida operazione che si possono salvare vite umane, dare assistenza, prestare i primi soccorsi e limitare i danni.
La vita operativa AMX.
In 35 anni di servizio, con oltre 240 mila ore di volo di cui 18.500 in operazioni reali, l’AMX ha solcato i cieli di 33 nazioni, operando in otto diversi teatri operativi e nell’ambito di numerose esercitazioni internazionali, dai climi gelidi della Norvegia e del Canada alla sabbia del Kuwait. Per le sue caratteristiche di caccia leggero ed estremamente versatile, anche grazie ai diversi aggiornamenti che nel corso degli anni ne hanno implementato le capacità operative in termini di dotazioni avioniche, sensori, armamento di precisione e autonomia, l’AMX è stato un assetto in grado di effettuare un’ampia gamma di missioni al servizio del Paese e dell’Alleanza Atlantica, da quelle di interdizione e attacco al suolo, a quelle di scorta e supporto ai contingenti a terra, a quelle di ricognizione nell’ambito di missioni ISR (Intelligence, Surveillance e Recognition).
Operazioni OFCN (Operazioni fuori dai confini Nazionali).
Missione Bosnia.
L’operazione prese inizio nel 1993 e si concluse 1998.
In Bosnia- Erzegovina le varie Operazioni sono state eseguite con diversi target:
– Sharp Guard 1993-1996 a supporto dell’embargo navale contro le parti in conflitto.
– Deny Flight tra il 1993-1995 mirava una NFZ (no fly zone) sui cieli dell’ex Jugoslavia. l’Amx effettuò ben 543 sortite per un totale 1.288 ore di volo con una efficienza di 64%.
– Deliberate Force per sorvegliare le zone protette individuate dall’ONU nel 1995. l’Amx effettuò ben 359 sortite per un totale 777 ore di volo.
– Decisive Endeavour missione di peacekeeping nelle aree interessate 1995-1996
– Deliberate Guard a supporto dell’Operazione Joint Guard 1996-1998.
Missione Alba.
Missione della Forza Multinazionale di Protezione in Albania deliberata dall’Onu nel 1997.
Gli AMX effettuarono 33 sortite pari a 60 ore e 45 minuti di volo con un’efficienza del 56%.
Missione Kosovo.
Iniziata nel marzo 1999 la NATO avviò l’operazione “Allied Force” con 252 sortite per un totale di 667 ore di volo e un’efficienza del 72%.
Afghanistan.
La “Task Group Black Cats” ha visto gli AMX rischierati in Afghanistan per cinque anni con il compito di ricognizione diurna e notturna e di “CSA” (close air support) alle forze terrestri.Gli Amx hanno superato le 4.000 ore di volo effettuando 3.300 missioni su 3.700 siti differenti. Hanno prodotto 41.000 immagini raggiungendo 9.700 ore di volo e un record di efficienza pari al 98%, consolidando così l’assetto AMX in tutte le sue forme di impiego in teatro estero.
Libia.
L’operazione in Libia, guidata dalla NATO, che ha visto la partecipazione della linea AMX, iniziò il 9 Marzo 2011 con il nome “Operazione ODyssey Dawn” per creare una ZFZ (no fly zone). Questa missione fu poi rinominata il 31 marzo 2011 “Unfied Protector” e si concluse il 31 ottobre 2011. Sono state realizzate 340.000 foto mediante il pod Recce Lite. Alla fine della missione la linea AMX totalizzò 680 ore di volo con 258 sortite senza alcuna perdita.
Kuwait.
Il 14 Giugno 2016 le linee AMX furono rischierata sulla base di Al-Jaber in Kuwait per prendere parte all’operazione nazionale “Prima Parthica” nell’ambito della missione NATO Inherent Resolve. Sono stati impegnati per contrastare le forze Daesh, operando in sinergia con le altre forze della Coalizione. Con oltre 6.000 ore di volo, 1.500 sortite complessive e 17.000 siti controllati, durante l’intera operazione, con una efficienza del 97%.
Esercitazioni.
Vogliamo ricordare, oltre alle missioni reali, anche le varie esercitazioni di training con altre forze NATO.
Anno 1993 “Arabian Stallion”: 10 velivoli AMX rischiaramento Al Dhafra negli Emirati Arabi Uniti, 427 sortite, 530 ore di volo.
Anno 1995 “Strong Resolve”: rischierati in Norvegia presso la base di Rygge, 78 sortite, 183 ore di volo.
Anno 1998 “Maple Flag” 31: prima attraversata atlantica a Cold Lake City per operare a bassa quota.
Anno 1999 “Bright Star”: inizio missione 13 ottobre fino al 4 novembre 1999 presso la base aerea di Cairo West in Egitto. Missione di addestramento all’impiego di munizionamento a guida laser.
Anno 2004 “Goose Bay”: vennero usate queste aree per il volo a bassa e bassissima quota. I 15 AMX totalizzarono 725 ore di volo con 408 sortite.
Anno 2008 “Petra”: esercitazione internazionale in territorio Giordano ad Azraq.
Anno 2009 “Red & Green Flag” esercitazione di livello mondiale svoltasi presso la base aerea di Nellis nel Nevada. Un’area di circa 1000 miglia quadrate nel deserto americano con 205 sortite per un totale di 560 ore nella Red Flag mentre 171 sortite per un totale di 300 ore di volo per la Green Flag.
Anno 2013 “Blu Flag” la linea AMX prese parte a sud di Israele nella base aerea di Ovda nel deserto del Neghev. 79 sortite pari a 104 ore di volo effettuate.
Anno 2014 “Jawtex” (Joint Air Warfare Tactical Exercise) presso la base di Schleswig-Jagel in Germania Ovest. 87 ore di volo con 47 sortite.
Anno 2017 “Aproc” (Air Centric Personnel Recovey Operatives Course), presso la base aerea Italiana di Rivolto sede del 2° Stormo, 40 ore di volo in 29 sortite.
Anno 2019 “Anatolian Eagle”, dal 17 al 28 giugno i nostri Ghibli si rischierano presso la base turca di Konya. 30 sortite complessive, 40 ore di volo con un’efficienza del 100%.
Ringraziamenti.
È desiderio dell’autore porgere un caloroso ringraziamento al Com.te del 51° Stormo Col. Pil. Emanuele Chiadroni per aver permesso di realizzare in tutta libertà e tecnicità questo servizio. I suoi collaboratori dell’ufficio Comando per le pubbliche relazioni, il Ten. Col. Albani Giorgio e l’addetto stampa del Comando 1°M.llo Antonio Tambone. Un grazie al V Reparto “Comunicazione” 5° Ufficio “Pubblica Informazione – Relazioni con i Media Giornalistici” e il suo staff che ha permesso le riprese in volo. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione e alla buona riuscita di questa giornata di festa tra generazioni passate, presenti e future. Sempre indimenticabile, come tutte, le giornate trascorse in questa stupenda base della nostra Aeronautica Militare.
Grazie “Ghibli”, per gli amici “il Topone”.
Foto & Testo di Alessio L. a cura www.AB-AviationReporter.com
Foto phase out 5 Aprile 2024.
Foto in volo AMX + AMX-T
Foto Statiche 5 aprile 2024 Istrana
Foto Truppa Azzurra AM.
Foto Storiche AMX